I “virgolettati” mai pronunciati da Zerocalcare e i titoli dei giornali

Il fumettista e artista ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica. Ma le sue parole sono state vittime di un'estrema sintesi da parte di molti quotidiani, sconvolgendo il senso delle sue parole

19/10/2022 di Enzo Boldi

Spesso è colpa dei caratteri limitati, degli spazi “concessi” dalle singole testate (parlando ovviamente di quelle cartacee) a una determinata notizia o approfondimento. Altre volte è colpa dell’esigenza – in questo caso parliamo delle edizioni online dei quotidiani – di cercare il titolo a effetto. A ogni costo, anche superando i limiti del travisamento, facendo “dire” a un personaggio parole mai pronunciate. Del caso dei virgolettati forzati abbiamo parlato più volte (i casi più recenti sono quelli delle dichiarazioni attribuite a Giorgia Meloni su alcune prime pagine dei giornali, o quello di un’intervista rilasciata da Michele Santoro a fine luglio). E oggi a questo elenco si aggiunge l’intervista a Zerocalcare in cui l’estrema sintesi l’ha fatta da padrona, facendo passare un messaggio ben differente rispetto alle parole digitali).

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Tutto parte dall’intervista rilasciata dal fumettista e artista, all’anagrafe MicheleRech, al quotidiano La Repubblica. In quella occasione, a Zerocalcare è stata chiesta un’opinione sulla situazione politica che si prospetta per il nostro Paese dopo le elezioni Politiche del 25 settembre. E lì il quotidiano ha riportato quella che, a detta del fumettista, è una sintesi parzialmente errata del suo pensiero: «Sì è drammatico. Però, insomma, spero che in Italia ci siano di nuovo delle elezioni, almeno entro i prossimi vent’anni». E già qui arriva la prima contestazione dell’artista che su Twitter ha pubblicato un “fumetto” per raccontare esattamente qual è stata la risposta a quella domanda.

«Che è drammatico eh, mica dico di no, ma ecco non penso che mo’ per vent’anni non ci stanno più elezioni» . Una risposta scanzonata, ben differente da quanto riportato da La Repubblica. Poi, però, il “capolavoro” arriva nel patchwork titolistico fatto da Il Secolo d’Italia.

Zerocalcare e l’intervista travisata dai quotidiani

Il quotidiano della destra (come rivendicato dal disclaimer), non solo sintetizza ulteriormente le parole pronunciate da Zerocalcare, ma le mistifica per realizzare la classica opera di clickbaiting: «La ridicola tesi del “democratico” Zerocalcare: “Tornare al voto, Italia nel dramma con la destra”». Parole completamente travisate (e condito da un aggettivo – “ridicole” – utilizzato proprio per aprire le gabbie dei commenti dello zoo social) mai pronunciate dall’artista. E poi, dentro l’articolo – ma sappiamo bene che parte dei lettori non “legge” gli articoli, ma solo i titoli – quella frase (mai pronunciata), ovviamente non c’è. Il classico esempio di giornalismo di infimo livello.

(Foto/IPP/Gioia Botteghi)

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