Il caso X e le segnalazioni di contenuti illegali in Europa (ai sensi del DSA)

Dopo le polemiche dei mesi scorsi, sulla piattaforma di Elon Musk è stato aggiunto un pulsante specifico

29/08/2023 di Enzo Boldi

L’abbandono, da parte di Twitter (si chiamava ancora così all’epoca dei fatti), al cosiddetto “Codice di condotta UE contro la disinformazione” risale a quasi tre mesi fa. Era la fine di maggio, infatti, quando la piattaforma social di Elon Musk decise di fare un passo indietro rispetto a quell’accordo (su base volontaria) con cui le principali aziende che operano nel settore dei servizi digitali si impegnavano a prendere seri e rapidi provvedimenti nei confronti delle fake news che pullulano online. Oggi, al netto del cambio del nome, quello che sembrava essere il primo di tanti passi verso un disimpegno in Europa potrebbe essere il riflesso di ben altro, perché X sta muovendo alcuni significati passi concreti verso il rispetto del DSA (Digital Service Act).

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Lo scorso 25 agosto, proprio in occasione della scadenza della deadline per le 17 VLOP (tra cui anche X) e le 2 VLOSE per gli adeguamenti ai sensi del Digital Service Act, Elon Musk ha risposto al Commissario UE per la Concorrenza e il Mercato Thierry Breton, spiegando come la sua piattaforma stesse lavorando fortemente per adeguarsi alle nuove regole europee.

Ed è proprio nelle ore successive che il primo passo verso il connubio “pacifico” X-DSA ha mostrato i primi effetti tangibili anche per quel che riguarda gli utenti che navigano sulla piattaforma.

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Da qualche giorno, infatti, ogni singolo utente ha la possibilità di segnalare i “contenuti illegali in UE”. Per farlo, infatti, è stato inserito un apposito “pulsante” (cliccando sui “tre puntini” che si vedono su ogni singolo tweet) per inoltrare la segnalazione. Ecco, a livello visivo, cosa accade.

Giornalettismo ha preso come esempio un post pubblicato da Elon Musk martedì mattina. Si tratta di un annuncio non meritevole di segnalazione, ma che ci consente di mettere in evidenza la presenza di questa nuova possibilità. Tra le varie facoltà che ha a disposizione ogni singolo utente, ecco spuntare quella “bandierina” accompagnata dal testo “Segnala contenuti illegali in UE“. Cliccandoci, non si inoltra immediatamente la segnalazione, ma si viene rimandati a una pagina del Centro Assistenza di X in cui vengono fornite tutte le istruzioni (qui tradotte in italiano)

Questo strumento, dunque, consente di segnalare i contenuti illegali per le leggi europee. Per completare la segnalazione (al netto delle indicazioni specifiche per altre fattispecie, come le violazioni di proprietà intellettuale ai sensi del DSA), occorrerà compilare un form in cui si chiederà di confermare i motivi di una segnalazione.

All’interno delle “motivazioni”, dunque, possiamo trovare diversi ambiti: dal maltrattamento di animali alla violazione della privacy, passando per la diffamazione, la pornografia, la tutela dei minori, la violenza e altro. Uno strumento in linea con uno dei tanti aspetti previsto e incardinato all’interno del Digital Service Act. Ovviamente, saranno i prossimi mesi – e le prime verifiche – a fornire all’Unione Europea la bontà di questo strumento, in attesa di capire se Elon Musk sarà in grado di rispettare tutti i paletti per operare nel mercato del Vecchio Continente.

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