Coronavirus, il mistero dei tre italiani della Westerdam che sarebbero rientrati senza quarantena

18/02/2020 di Redazione

C’è chi guarda la Diamond Princess, dove – all’interno di un’unica nave – si sono concentrati più contagi da coronavirus che nelle restanti parti del mondo al di fuori della Cina, c’è chi invece dovrebbe preoccuparsi della Westerdam, l’altra nave da crociera che, dopo tanto peregrinare, è approdata in Cambogia. I suoi 1200 passeggeri sono sbarcati e sono rientrati nei rispettivi Paesi di appartenenza. Ma alla fine si è scoperto che una degli ospiti della nave, una donna americana, aveva contratto il coronavirus. Dunque, i 1200 passeggeri potrebbero essere stati a contatto con lei. Il fatto di essere stati lasciati liberi di raggiungere i rispettivi Paesi senza un periodo di quarantena non aiuta certo la gestione della situazione.

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Westerdam, tre italiani rientrati senza quarantena dopo essere stati sulla stessa nave di una paziente di Covid-19

A complicare ulteriormente il mistero, c’è anche il fatto che sulla nave erano presenti cinque italiani. O, meglio, due italo-brasiliani che sono rientrati verosimilmente in Brasile e tre italiani che sono ripartiti, senza richiedere assistenza alle autorità del nostro Paese. A confermarlo sono stati i contatti con l’ambasciatore di Roma in Thailandia, che ha affermato che i tre connazionali sono ripartiti in direzione dell’Italia.

Non è ancora chiaro, dal momento che la Farnesina non ha ancora rilasciato alcuna comunicazione in merito anche se sollecitata a farlo, se il ministero degli Esteri sia a conoscenza delle zone del nostro Paese che sono state raggiunte dai tre italiani che erano stati in crociera sulla Westerdam.

La nave è stata lasciata in mare per dieci giorni, aumentando le possibilità di contagio. Prima di approdare in Cambogia, la nave Westerdam della compagnia Holland America era stata rifiutata da diversi Paesi (tra cui Giappone e Thailandia). La compagnia aveva categoricamente smentito la presenza di persone contagiate a bordo. Tuttavia, qualche ora dopo lo sbarco si è scoperto che una donna americana aveva invece contratto il virus. Ora, i 1200 passeggeri che sono sbarcati e che non si sono sottoposti a quarantena sono attenzionati, anche se non sarà facile intercettarli tutti per sottoporli ai controlli del caso.

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