Elezioni Usa, il voto popolare in tutto il Paese

Il giorno decisivo per il futuro degli Stati Uniti sarà deciso dai delegati ma il totale dei voti potrebbe dire altro, come 4 anni fa

06/11/2020 di Redazione

Nel giorno più importante per il futuro degli Stati Uniti il voto federale Usa diventa un segnale importante ma non decisivo per decidere chi sarà il presidente per i prossimi quattro anni. Nelle ultime cinque elezioni infatti i democratici hanno vinto quattro volte il voto popolare, ma conquistato solo due volte la Casa Bianca. Attualmente, la situazione vede Joe Biden in vantaggio di oltre quattro milioni e mezzo di voti, con 73 milioni 635 mila preferenze, pari al 50.5%, mentre Trump ha 69 milioni e 612 mila voti, pari al 47.7%.

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Il ruolo del voto federale Usa

Il voto federale Usa è importante perché solitamente chi ottiene più voti a livello totale dovrebbe vincere le elezioni. Negli ultimi 20 però questo è valso solo per tre delle ultime cinque elezioni, ovvero nel 2004, quando George W. Bush fu confermato alla Casa Bianca battendo John Kerry, e nelle due elezioni del 2008 e 2012, nelle quali Barack Obama ha battuto prima John McCain e poi Mitt Romney. Nel 2000 e nel 2016 invece non è stato chi ha raccolto più voti a finire alla Casa Bianca. Sia Al Gore, che Hillary Clinton avevano infatti conquistato più voti rispettivamente di George W. Bush e Donald Trump, ma non abbastanza delegati per diventare presidente. E se l’ex vice di Bill Clinton aveva ottenuto oltre mezzo milione di voti in più del rivale, ma perse la presidenza nei riconteggi negati dalla Corte Suprema in Florida, 16 anni dopo l’ex segretario di Stato, e moglie di Bill Clinton, aveva battuto l’attuale presidente di quasi tre milioni di voti, vedendosi scivolare la Casa Bianca dalle mani per 77mila voti in Wisconsin, Michigan e Pennsylvania.

Il dibattito sul voto federale Usa

Proprio per le dinamiche elettorali più recenti sul voto federale Usa, da anni è iniziato un dibattito sull’abolizione dei collegi elettorali e far eleggere il presidente col voto popolare. Una dinamica simile a quella per il numero dei senatori, che al momento sono due per Stato a prescindere dalla popolazione, il che significa che Nord e Sud Dakota, che hanno insieme più o meno gli stessi abitanti della sola Manhattan, hanno quattro senatori contro i due dell’intero Stato di New York. Senza contare i 40 milioni della California, rappresentati dallo stesso numero di senatori del milioni di abitanti del Montana.

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