«Quelle vittime sono dei terroristi», Il Foglio contro Le Iene su Gaza
06/04/2018 di Redazione
In un servizio andato in onda mercoledì 4 aprile, la Iena Nina ha passato una settimana con una famiglia palestinese nella Striscia di Gaza, descritta come “una prigione con il cielo” dove manca acqua calda ed elettricità. Le immagini parlano chiaro e si può notare la condizione precaria a cui questo lembo di terra è abituato.
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Venerdì 30 marzo sono ripresi gli scontri lungo la Striscia tra le Forze di difesa israeliane (Idf) e Hamas nel giorno della cosiddetta Marcia del Ritorno. Questo episodio è stato all’origine del video delle Iene ma ha portato a essere oggetto di forti critiche da parte del giornalista del Foglio Giulio Meotti, che ha pubblicato un editoriale dal titolo eloquente: “Le Iene banchettano anche su Israele. Urlare menzogne in prime time su Gaza non è giornalismo televisivo”.
Alcuni passaggi dell’articolo spiegano bene il pensiero dell’autore:
Di ieri la notizia che almeno 15 delle 19 vittime erano operativi dei gruppi paramilitari palestinesi di Hamas, della Jihad islamica, del Fronte popolare, delle Brigate dei martiri di al Aqsa. Non una parola sui diecimila missili lanciati da Gaza su Israele da quando ha preso il potere, sul golpe di Hamas e i corpi degli oppositori trascinati per le strade, sul terrorismo, sulla mancanza di diritti umani e democrazia e sull’estremismo islamico in quella Afghanistan sul Mediterraneo, sul capo di Hamas a Gaza Sinwar che giorni fa ha promesso di banchettare con “i fegati degli israeliani”, sugli aiuti umanitari che Israele fa passare dal valico di Kerem Shalom, sul leader di Hamas Khaled Meshaal che si stima abbia miliardi di dollari nei conti del Golfo, su Hamas che ha speso 120 milioni di dollari in armi e tunnel dall’ultima guerra anziché costruirci 1.500 case, 24 mila letti di ospedale, sei cliniche mediche e tre impianti per l’acqua, sul fatto che l’unica elettricità che i palestinesi hanno a Gaza gliela passa Israele e che Abu Mazen si rifiuta di pagare le bollette, sul fatto che secondo la Banca mondiale dal 1994 a oggi i palestinesi hanno ricevuto 31 miliardi di dollari in aiuti (ovvero la metà di quelli del Piano Marshall con cui l’America ricostruì tutta Europa) investiti perlopiù in terrorismo
Israele e Palestina continuano a suscitare un tifo da stadio nel mondo dell’informazione: quando si potrà parlare solo dei fatti e non delle interpretazioni?
(Foto credits: Ansa/Zumapress)