Viterbo, la vittima: «Io consenziente? Uno schifo»

Ha scelto di rompere il silenzio, attraverso il suo avvocato Franco Taurchiano. Lei è la 36enne vittima di quanto accaduto a Viterbo, tra le mura dell’Old Manners Pub. Ha denunciato la violenza subita da due ragazzi di Casapound, Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, e ora ribatte alle loro tesi difensive. Secondo i due ragazzi, uno dei quali un consigliere comunale di Vallerano, il rapporto sessuale avuto con la donna sarebbe stato consenziente.

Vittima Viterbo, le sue parole attraverso l’avvocato

«Io consenziente? – sono le parole della 36enne – Uno schifo. Spero che non li facciano uscire dal carcere, perché ho ancora tanta paura». La paura, sottolinea l’avvocato della donna, sarebbe quella di ritrovarseli di fronte un giorno, per le strade della città. E ad aumentare questa sensazione ci sarebbe anche il fatto che loro potrebbero costringerla a ritirare la denuncia presentata.

Di quelle ore, a quanto pare, la donna non ricorda assolutamente nulla: «Non mi ricordo niente – ha detto al suo legale -. Mi hanno dato un pugno. Questo sì, me lo ricordo. Ma poi ho un blackout. Mi sono svegliata a casa mia, vestita, nel mio letto e non sapevo nemmeno come ci ero arrivata». I dolori, però, si sono fatti sentire. La 36enne, infatti, avvertiva un forte fastidio alla schiena, ha notato l’occhio nero. Per questo si è subito recata in pronto soccorso dove i sanitari hanno sospettato per primi una violenza sessuale.

La vittima Viterbo non riesce a perdonare i due esponenti di Casapound

«Li odio» – dice la donna di Viterbo che aggiunge anche di non essere in grado di perdonare quelli che sembravano ragazzi seri e affidabili, che aveva conosciuto quella stessa sera. Per questo motivo, inizialmente, li aveva seguiti. Prima che poi, evidentemente, le cose degenerassero. Intanto la difesa continua a insistere sul punto del rapporto consensuale. Viene contestato anche il referto medico, perché non riporterebbe alcuna lesione interna. Ora, il prossimo passaggio da fare è quello di attendere l’incidente probatorio che potrà approfondire diversi aspetti di quella serata.

FOTO: ANSA/ Matteo Guidelli

Share this article
TAGS