Salvini si vanta che i leghisti sono gli unici politici a non aver votato i vitalizi (per forza, gli altri erano tecnici)

26/06/2020 di Enzo Boldi

Matteo Salvini ha ragione: la Lega è l’unico partito ad aver votato contro il ripristino dei vitalizi a ex senatori. Ma occorre sottolineare come all’interno della Commissione Contenziosa di Palazzo Madama ci sia solamente una rappresentanza del Carroccio. Quanto accaduto ieri sera al Senato ha provocato inevitabili polemiche e reazioni da tutto il mondo politico, con quel ripristino di un privilegio che era stato abolito con la delibera (su forte spinta del Movimento 5 Stelle) con una delibera del Consiglio di Presidenza il 16 ottobre del 2018.

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L’unico politico presente in Commissione Contenziosa al Senato a votare a favore del ripristino dei vitalizi a ex senatori è stato Giacomo Caliendo, senatore di Forza Italia e presidente della stessa Commissione. Gli altri due membri che hanno votato sì, infatti, sono stati il professore Gianni Ballarani e il professor Giuseppe Dalla Torre. Questi ultime due non fanno parte del parlamento italiano, ma sono due dei tecnici (in questo caso supplenti, vista l’assenza dei titolari Martellino e Mattoni).

Vitalizi a ex senatori, chi ha votato a favore e chi contro

A votare contro, come sottolineato da Matteo Salvini, sono stati i due rappresentanti della Lega: si tratta di Simone Pillon (che è anche vicepresidente della Commissione Contenziosa del Senato) e la neo-leghista Alessandra Riccardi, appena salita sul Carroccio dopo aver lasciato il Movimento 5 Stelle (che dunque, per un principio di coerenza, avrebbe confermato questo suo parere negativo anche nelle vesti pentastellate). Gli altri partiti non sono rappresentati se non per quel che concerne i membri supplenti che, però, non erano chiamati in causa ieri sera. Si tratta dei senatori Giuseppe Luigi Salvatore Cucca (Italia Viva) e Sabrina Ricciardi (M5S).

Come è composta la Commissione Contenziosa e cosa decide

La Commissione Contenziosa del Senato è composta da cinque membri (più due parlamentari supplenti chiamati in causa quando la rappresentanza di senatori è priva di uno dei titolari e altrettanti supplenti per quel che concerne i componenti per i ricorsi di cui all’art. 1 deliberazione Consiglio Presidenza 180/2005). Come si legge sul sito del Senato, è chiamata a decidere su:

a) sui ricorsi presentati dai dipendenti del Senato, in servizio o in quiescenza, contro gli atti e i provvedimenti dell’Amministrazione, nonché sui ricorsi contro le procedure di reclutamento del personale;

b) sui ricorsi presentati avverso gli atti e i provvedimenti amministrativi adottati dal Senato, non concernenti l’ambito sub a).

Il ricorso è ammesso per la tutela di diritti ed interessi legittimi e solo per motivi di legittimità.

(foto di copertina: da Canale Youtube del Senato + Tweet di Matteo Salvini)

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