Alessandra Riccardi, la senatrice che lascia il M5S per la Lega: l’anno scorso accusava Salvini

23/06/2020 di Enzo Boldi

Voleva far parte del cosiddetto ‘team del futuro’ del M5S, ma alla fine le stelle sono diventate cadenti e ha deciso di approdare tra gli scranni dell’opposizione. La senatrice Alessandra Riccardi, che già alla fine di maggio era finita agli onori della cronaca politica per aver votato no all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini in giunta per le immunità (per il caso Open Arms), ha deciso di lasciare il Movimento 5 Stelle per approdare nel porto aperto della Lega. Già all’epoca, era il 26 maggio, in molti l’avevano accusata di aver ricevuto offerte da altri partiti, ma lei aveva sempre negato. Poi, oggi, la comunicazione ufficiale.

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«Gli ultimi mesi hanno visto irrimediabilmente acuirsi le distanze tra le mie idee e quelle del Movimento 5 Stelle, portandomi a questa scelta sofferta, ma convinta – scrive Alessandra Riccardi nel suo post-annuncio su Facebook -. Il mio disagio, in particolare, è legato al fatto che non si sia realizzato, neppure in minima parte, quel confronto parlamentare, anche coinvolgendo l’opposizione, per riforme importanti e ancora più necessarie al Paese in un periodo difficile come questo».

Alessandra Riccardi lascia il M5S e approda alla Lega

Insomma, parole di delusione che fanno da contraltare a quelle al miele rivolte al suo nuovo porto di approdo: «Ringrazio Matteo Salvini, il presidente Massimiliano Romeo e tutti i senatori della Lega, gruppo cui approdo oggi con entusiasmo e nel quale, con impegno e passione, cercherò di svolgere al meglio il mio lavoro». Una decisione che potrebbe provocare conseguenze non da poco per la maggioranza a Palazzo Madama: tra epurati, cacciati e allontanamenti volontari, il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi da mesi. Con ovvie conseguenze sulla tenuta dell’Esecutivo in Aula, dove già i numeri non erano molto elevati.

Cosa diceva di Salvini

Oltre al voto contrario sul caso Open Arms, Alessandra Riccardi decise di uscire dall’aula anche in occasione del caso Gregoretti. Ma, nel frattempo, non aveva fatto mancare critiche al segretario della Lega. Anzi, al suo nuovo segretario.

Insomma, Salvini aveva bloccato tutto. Era la calda estate del 2019 e il leader della Lega aveva appena messo la parola fine sul governo gialloverde. E i pentastellati, compresa Alessandra Riccardi, non l’avevano presa bene. Eppure, oggi ancor di più, è sempre valido il titolo della canzone di Fiorella Mannoia: «Come si cambia».

(foto di copertina: da pagina Facebook di Alessandra Riccardi)

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