La Regione Sicilia e il visto pendolari per attraversare lo Stretto di Messina

19/04/2020 di Enzo Boldi

Le Regioni stanno andando in ordine sparso, questo è evidente. Ma se dal punto di vista delle aziende e della produttività sembra che si possa andare a braccetto (a livello Nazionale) ecco arrivare i primi allentamenti alle misure restrittive. La Regione Sicilia, infatti, nella tarda serata di sabato ha firmato un’ordinanza (in vigore da oggi, domenica 19 aprile) in cui si annunciano delle novità rispetto agli spostamenti. Tra i tanti capitoli affrontanti nel testo, c’è anche il visto pendolari Stretto di Messina.

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Come annunciato dal governatore Nello Musumeci, in allegato all’ordinanza si può trovare il documento con cui chiedere – per esigenze lavorative – di attraversare lo Stretto di Messina.

I lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina devono compilare il modello di cui all’allegato 1 alla presente ordinanza e trasmetterlo al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, a mezzo mail al seguente indirizzo: lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it. Entro le 24 ore successive all’invio della dichiarazione, il modello verrà restituito alla mail di provenienza con il “visto” di autorizzazione. Esso dovrà essere esibito all’atto dell’imbarco al personale addetto al
controllo. Copia di ciascuna dichiarazione verrà inoltrata alla Prefettura di Messina ed al Comune di residenza del richiedente. Le dichiarazioni di cui al comma che precede dovranno pervenire al Dipartimento di Protezione Civile a partire dal giorno 20 aprile 2020. I relativi controlli saranno previsti
dalla prima corsa del giorno 22 aprile 2020.

Questo è quanto scritto all’articolo 12 dell’ordinanza che risponde al nome di ‘disposizioni inerenti l’attraversamento dello Stretto di Messina’. Il modello allegato è il seguente:

Visto pendolari Sicilia

 

Visto pendolari Stretto di Messina

L’ordinanza non prevede solamente il visto pendolari Stretto di Messina. Tra le misure allentate, infatti, c’è anche la possibilità di recarsi in un Comune diverso da quello di residenza, ma con decise limitazioni per evitare esodi familiari: «L’uscita nell’ambito del medesimo comune o verso un comune diverso da quello in cui attualmente si trova l’interessato, è consentita una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare, ovvero ad un soggetto all’uopo delegato. È, altresì, autorizzata l’attività di manutenzione di aree verdi e naturali, pubbliche e private».

Restano le zone rosse

Resta invariato il capitolo sulla quarantena per arriva in Sicilia dalle altre Regioni, così come restano zone rosse i Comuni di Agira, Salemi, Troina e Villafrati dove, però, « sarà consentito il transito in entrata e per garantire le attività necessarie alla cura e all’allevamento degli animali, nonché per le attività, imprenditoriali e non, in quanto connesse al ciclo biologico delle piante, anche per il sostentamento familiare».

(foto di copertina: da ordinanza Regione Sicilia in vigore dal 19 aprile 2020)

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