Annullata l’ordinanza di Cateno De Luca. Lui replica: «Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di Stato»

09/04/2020 di Enzo Boldi

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Stato, anche quello dei Ministri ha dato il via all’ultima ordinanza Messina, quella firmata dal sindaco Cateno De Luca con cui metteva nelle sue mani il potere di respingere gli ingressi all’interno della sua città. Palazzo Chigi ha diffuso il resoconto di quanto discusso stamattina all’interno del Consiglio dei Ministri presieduto da Giuseppe Conte. Nei giorni scorsi c’era stato un ampio dibattito con il primo cittadino che aveva accusato – a modo suo – più volte Luciana Lamorgese.

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Ci sono voluti circa 20 minuti per mettere nero su bianco la decisione di annullare l’ultima ordinanza Messina. Il Consiglio dei Ministri, infatti, è iniziato alle 11.25 e si è concluso alle 11.45. Pochi istanti per decidere di dire stop a quella decisione di Cateno De Luca di attivare una procedura online per chiedere l’autorizzazione ad attraversare lo Stretto di Messina. Una mossa che era stata molto contestata fin dal primo giorno. Contestazioni a cui lo stesso primo cittadino siciliano aveva risposto con violente accuse al Viminale.

Ordinanza Messina, Palazzo Chigi la annulla

«Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, visto il parere favorevole della Sezione I del Consiglio di Stato, che ne ha ravvisato i presupposti, ai sensi dell’art. 138 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali ha deliberato l’annullamento straordinario, a tutela dell’unità dell’ordinamento, dell’ordinanza del Sindaco del Comune di Messina n. 105 del 5 aprile 2020, relativa all’attraversamento dello Stretto di Messina con attivazione del sistema di prenotazione online». Questo è lo scarno comunicato con cui si dà il via all’annullamento dell’ordinanza. E De Luca ha risposto piccato.

 

Le lupare di Stato

«Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato – dice il sindaco di Messina ancor prima della decisione di annullamento -. La riunione straordinaria del CdM che è stata preannunciata per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di una Stato serio in Repubblica delle Banane che questo Governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia. Mi hanno più volte intimidito con le loro omissioni, i loro silenzi e i loro avvertimenti burocratici ma vado avanti per tutelare gli italiani da quello che ormai è un subdolo regime. Preferisco morire in trincea, politicamente vittima dei colpi di lupara di Stato».

(foto di copertina: da profilo Facebook di Cateno De Luca)

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