Facebook rimuove il video di Salvini al Pilastro per «incitamento all’odio»

Dove non è arrivata la razionalità – ebbra di propaganda politica -, ci pensa Facebook. Il social network, infatti, ha cancellato il video Salvini al Pilastro, quella diretta in cui il leader della Lega si è aggirato per i palazzi del quartiere di Bologna mettendo alla gogna mediatica un 17enne accusandolo di spaccio. Il tutto senza alcuna prova se non il racconto di una donna. Ora quel filmato non c’è più grazie alle migliaia di segnalazioni che hanno convinto i responsabili del social di Mark Zuckerberg a rimuovere quel contenuto.

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Su Twitter la notizia ha fatto il giro della rete in poco tempo, grazie alle notifiche ricevute da alcuni utenti che avevano segnalato quel video Salvini al Pilastro. E i motivi della rimozione sono relativi alla policy del social network. Nel messaggio di notifica ricevuto da queste persone, infatti, si fa riferimento agli standard della community, con un particolare di rilievo da non sottovalutare: la cancellazione del filmato è stata effettuata perché «incita all’odio».

Facebook rimuove il video Salvini al Pilastro

Quello ricevuto dai segnalatori del video Salvini al Pilastro è un messaggio standard che dice: «Abbiamo esaminato il video e riscontrato che non rispetta i nostri standard in materia di incitamento all’odio. Abbiamo rimosso il video in modo che nessuno possa vederlo. Siamo spiacenti per la confusione e ti ringraziamo per il tempo che hai dedicato a richiedere un’analisi».

Incitamento all’odio

Insomma, anche Facebook si è accorta di come quel contenuto potesse incitare all’odio, oltre ad aver diffuso dati e localizzazione di un minorenne accusato – senza prove – di essere uno spacciatore nel quartiere Pilastro di Bologna. La decisione è arrivata all’indomani dei risultati del voto in Emilia-Romagna. Forse è stato un bene, così che il leader della Lega non ha potuto cavalcare questa ‘censura’.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Matteo Salvini)

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