Video deepfake: cosa sono e come vengono usati dai truffatori

I video deepfake sono apparsi nel 2017 e riguardano volti generati dal computer che vengono sovrapposti a quelli di qualcun altro

14/09/2021 di Giorgia Giangrande

I deepfake si sono diffusi per la prima volta nel 2017 e nello stesso anno è stata coniata la parola. Si tratta di una tecnica per la sintesi dell’immagine umana basata sull’intelligenza artificiale, che – attraverso la sovrapposizione di volti generati dal computer con volti reali – consente di creare video deepfake altamente realistici. I video in questione – se fatti bene – possono avere delle ripercussioni anche molto gravi nella vita delle persone normali, alle quali stanno già causando non pochi problemi.

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Cosa sono i video deepfake

Nel momento in cui le due immagini (della persona reale e di quella generata artificialmente) vengono sovrapposte, con il risultato – un ibrido a metà tra il real e il fake – si può fare ciò che si vuole.  E questo i truffatori lo sanno molto bene. Chi realizza tali video può far dire o fare qualsiasi cosa alla persona di destinazione. Per un buon risultato, i truffatori usano un’immagine di partenza quanto più realistica possibile, poi lasciano che sia l’intelligenza artificiale a studiare dettagliatamente foto e video della persona da diverse angolazioni.

Attenzione però: per produrre un video deepfake, non è necessario essere un hacker professionista. Molti programmi popolari per fare video di questo genere sono gratuiti e alcuni reperibili in qualunque Store di App su un qualsiasi smartphone. Anche se per un contenuto di alta qualità è necessario farlo da un computer e con programmi più specializzati (alert: non è un invito a realizzarli).

Come vengono usati dai truffatori

I truffatori hanno iniziato a usare la tecnica deepfake in diverse sfere della vita, speculando sulle debolezze di chi sta al di là di uno schermo. Come riporta Slate, il Times of India ha riferito di un nuovo tipo di crimine informatico nel Paese: l’estorsione sessuale che coinvolge video porno deepfake non della vittima ma dell’artefice. In che senso? Il più delle volte il truffatore usa una foto profilo di una donna, naturalmente fake, sceglie il suo bersaglio e avvia una conoscenza via chat, per costruire un po’ di fiducia, il tutto con lo scopo finale di avviare una videochiamata. A quel punto, il truffatore usa un video di una donna generato dal computer per invogliare la vittima a masturbarsi, che – nel frattempo – viene ripresa dai truffatori.

Il piatto è servito. Quella registrazione sarà per loro l’arma di ricatto per ottenere del denaro dalla vittima. In India, due uomini hanno segnalato che sono stati loro chiesti circa 3 mila dollari di riscatto e hanno confessato come la donna in video non sembrasse assolutamente un deepfake.

Al di là di questo caso specifico, ci potrebbero essere altri cybercrimini legati a questa tecnologia. Per dirne una: il furto dell’identità digitale. Cosa fare per contrastare questa tipologia di truffe? Oltre alle raccomandazioni generali di non rispondere alle videochiamate di sconosciuti e a quella di evitare di inviare denaro anche solo se si ha un minimo dubbio, gli esperti hanno consigli specifici su come riconoscere i video deepfake. Attenzione allo spazio tra gli occhi del soggetto, alle distorsioni visive intorno alle pupille e ai lobi delle orecchie, fate caso ai problemi di sincronizzazione tra il movimento del viso e delle labbra.

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