Il Garante avvia approfondimenti su Telegram per il software che può spogliare chiunque a sua insaputa

Si chiama Deep Nude e utilizza la tecnologia deep fake

26/10/2020 di Redazione

La notizia di un approfondimento del Garante della Privacy e dell’istruttoria aperta nei confronti di Telegram per quanto riguarda l’utilizzo di un software molto particolare è recente. Ma è da tempo che, attraverso l’applicazione di messaggistica, si stanno diffondendo delle immagini – modificate grazie a un programma per la maggior parte open source – che mettono a nudo le persone, a loro insaputa. Funziona in maniera semplice e intuitiva, attraverso il software deep nude: basta caricare una qualsiasi fotografia presa dal web (anche dai social network) per ottenere la sua versione senza veli. Lo stesso vale anche per i video (la tecnologia deep fake, del resto, è avanzatissima e non la scopriamo soltanto ora).

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Deep Nude, i provvedimenti del garante della Privacy per Telegram

Il Garante ha chiesto a Telegram – non è la prima volta che si avvia un procedimento informativo di questo tipo nei confronti dell’applicazione – di verificare il rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali, l’eventuale conservazione delle immagini manipolate e le loro finalità. Considerando il fatto che le persone – per il semplice fatto di aver postato una propria immagine sui social network – possono finire nel database del software e che a maggior ragione anche i minori possono essere bersaglio di questa prassi, le richieste del garante della privacy sono più che giustificate. Ma occorrerà prendere provvedimenti molto seri affinché questo fenomeno possa essere stroncato sul nascere.

Telegram, chiaramente, costituisce soltanto il veicolo attraverso il quale questa tecnologia viene utilizzata, ma evidentemente il Garante ha ritenuto che questo veicolo possa essere messo sotto la lente d’ingrandimento soprattutto per quanto riguarda la conservazione e le finalità del trattamento di queste immagini.

Deep Nude, siamo tutti potenziali vittime

La tecnologia Deep Fake, attraverso alcuni algoritmi, riesce a creare delle immagini molto verosimili che, spesso, possono essere confuse con immagini reali, creando problemi di conseguenza: ricatti, estorsioni, esposizioni al pubblico ludibrio. Distorsioni della rete che ci mette letteralmente a nudo, anche se non abbiamo intenzione di farlo. L’importanza di una igiene informatica, allora, diventa sempre più importante: soprattutto perché questi problemi non riguardano soltanto il nostro utilizzo attivo dei social network, ma anche quello passivo. In parole povere, tutti coloro che hanno fotografie pubblicate in rete possono essere potenzialmente oggetto di deep nude. E in una società moderna questa cosa non può affatto essere tollerata.

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