La Verità continua a descrivere minuziosamente i video di Ciro Grillo

Dopo la prima descrizione, ne spunta un'altra che dovrebbe avere un collegamento con le dichiarazioni del fondatore del M5S

09/05/2021 di Gianmichele Laino

Secondo il quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, quest’ultimo video sarebbe la causa scatenante della reazione scomposta di Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle che ha difeso a spada tratta il figlio Ciro Grillo dopo la chiusura delle indagini sull’episodio verificatosi in una villa in Sardegna e che ha avuto come protagonisti quattro ragazzi (compreso il figlio del fondatore e attore comico) e due ragazze, una delle quali ha denunciato una violenza sessuale.

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Video Ciro Grillo, un’altra descrizione minuziosa de La Verità

Queste descrizioni de La Verità – si tratta di un nuovo video, diverso da quello raccontato qualche giorno fa sulle colonne dello stesso giornale, quando a fine aprile titolava «Ecco cosa c’è nel video di Ciro che manda Grillo fuori di testa» – continuano ad alimentare una morbosa ricerca di immagini relative all’episodio contestato, soprattutto su quelli che potremmo definire i canali tradizionali della pornografia amatoriale e del revenge porn (basti pensare a tutti i gruppi su Telegram che fanno riferimento, nei titoli, al figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, esclusivamente per attirare iscritti alla ricerca di quelle immagini: in realtà quel video non viene mostrato, ma viene usato comunque come gancio per proporre altri contenuti allo stesso modo censurabili).

Secondo La Verità – non riporteremo gli ampi stralci degli atti della procura di Tempio Pausania, che rappresentano la fonte per il quotidiano di Maurizio Belpietro -, sarebbe questo il video all’origine della contrastatissima frase pronunciata da Beppe Grillo nel suo video a difesa del figlio: «Quattro coglioni col pisello così, non quattro stupratori». Semplicemente perché in questo video si mostrerebbero alcune oscenità fatte dai quattro ragazzi nei confronti delle due donne totalmente incoscienti e addormentate.

Facciamo presente che la descrizione minuziosa di quanto accaduto compete alla procura di Tempio Pausania che deve verificare la sussistenza del reato, ma potrebbe essere evitata da un quotidiano a diffusione nazionale che altro non fa, in questo caso, che aumentare il voyeurismo su una vicenda che, per la sua delicatezza, meriterebbe riserbo, soprattutto sulle descrizioni troppo dettagliate di quanto accaduto in quella notte nella villa della vacanza di Ciro Grillo.

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