E l’Ordine dei giornalisti che fa?

Per il momento, l'unica reazione "sconcertata" è arrivata dal Coordinamento per le pari opportunità

29/01/2024 di Enzo Boldi

Un servizio andato in onda il 27 gennaio. Reazioni generalizzate che sono partite immediatamente dopo. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali che ha preso una posizione che sembra essere il preludio all’apertura di un’istruttoria. Ma l’Ordine dei giornalisti cosa intende fare sulla vicenda del servizio con le immagini video dell’Ospedale di Aprilia mandate in onda “in esclusiva” dal Tg1? Per il momento, l’ente pubblico associativo non ha comunicato l’avvio di un’indagine su quanto trasmesso dal telegiornale della televisione pubblica (e ripreso, anche in questo caso, senza blerare il volto della donna, anche da altre testate come il quotidiano “La Stampa”). Per ora, c’è solo una nota “sconcertata” diffusa dal Coordinamento per le pari opportunità dell’Odg.

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Un richiamo ai Consigli disciplinari ad accendere un faro su questa vicenda. Una luce posta sulla mancata deontologia che ha condizionato il lavoro del Tg1 e di altre redazioni che hanno deciso di pubblicare e ricondividere quel filmato – che non aggiunge nulla alla notizia – con il volto visibile di una donna che entra in Ospedale e abbandona il figlio nella sala d’attesa del triage. Per il momento, null’altro. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti.

Video Aprilia Tg1, la reazione dell’Ordine dei giornalisti

Una sola nota che mette in evidenze le storture di quanto accaduto. Ancor più grave perché quel video “in esclusiva” è stato trasmesso in onda dal principale telegiornale italiano. Quello del servizio pubblico. Eppure, solo poche parole da parte del Coordinamento per le pari opportunità:

«Il Coordinamento per le pari opportunità dell’Ordine nazionale dei giornalisti esprime sconcerto per il servizio del TG1 RAI in cui sono state mandate in onda le immagini delle telecamere di sorveglianza che mostravano il momento in cui una donna, entrata in ospedale con una carrozzina, abbandonava il suo bimbo. Nelle immagini trasmesse dalla Rai si vede chiaramente il volto della donna. Le stesse immagini sono state poi pubblicate anche da altre testate. Così si contravviene a quelle che sono le basi della deontologia professionale e della privacy. La Cpo dell’Ordine nazionale dei giornalisti segnala la vicenda all’esecutivo, affinché chieda ai consigli di disciplina territoriali competenti l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti delle testate che hanno diffuso il video».

Dunque, una segnalazione è stata fatta, così come la richiesta ai Consigli di Disciplina territoriali (coloro i quali hanno competenza sull’apertura di eventuali procedimenti disciplinari contro singoli giornalisti e testate) di procedere con le verifiche. Dopo questo, solo il silenzio. Per ora.

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