C’è un verbale del Cts che chiede il lockdown totale in tutta Italia: è del 10 marzo

Il governo potrebbe decidere di pubblicarlo

10/08/2020 di Redazione

La polemica di più ampio respiro, nella scorsa settimana, ha riguardato la decisione del governo di imporre il lockdown totale in tutta Italia, dopo la pubblicazione – chiesta e ottenuta dalla Fondazione Luigi Einaudi – dei verbali del Comitato tecnico-scientifico nei giorni dell’emergenza. In modo particolare, sono stati pubblicati soltanto alcuni di questi documenti redatti nei mesi più complessi per la gestione della crisi coronavirus. Le polemiche politiche ruotano intorno al verbale del 7 marzo, quando il Cts intravedeva due tipologie di misure: una più drastica per i paesi e le regioni più colpiti, un’altra per il resto d’Italia.

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Verbale Cts chiede lockdown il 10 marzo

Da quel momento in poi, la polemica è stata servita su un piatto d’argento, con diversi esponenti delle opposizioni che hanno avuto gioco facile a spiegare che il governo aveva «sequestrato gli italiani» e che il lockdown esteso anche al sud non sembrava una misura necessaria, viste le indicazioni del comitato tecnico-scientifico.

Tuttavia, a quanto pare, non è quello l’unico verbale che ha affrontato il tema. Il governo, infatti, sarebbe pronto a desecretare un documento stilato dai tecnici che risale al 10 marzo e che, dopo che il presidente del Consiglio aveva deciso – nel frenetico 8 marzo – prima di dichiarare zona rossa alcuni paesi della Lombardia, dell’Emilia-Romagna, del Veneto, delle Marche e del Piemonte e poi di estendere i divieti a tutta Italia, ha dichiarato necessaria l’estensione di questi stessi divieti a tutto il Paese.

Verbale Cts chiede lockdown, il governo vorrebbe pubblicarlo

Decisione arrivata anche in seguito a dichiarazioni pubbliche dei singoli rappresentanti del comitato tecnico-scientifico che, in quei giorni, stavano valutando la portata delle fughe sui treni da nord a sud e che, pur parlando di diffusione diversa del contagio tra le aree geografiche dell’Italia, sarebbe stato opportuno rispettare regole ferree in tutta la penisola.

Per mettersi al riparo dalle polemiche politiche seguite alla prima pubblicazione dei documenti del comitato tecnico-scientifico, ora, il governo potrebbe decidere di rendere noto anche questo verbale, per affermare – se mai ce ne fosse bisogno – che il lockdown non è stato il frutto di una decisione esclusivamente politica, ma un atto ponderato che ha comportato valutazioni anche dal punto di vista tecnico e sanitario. Una misura che, del resto, è stata applicata – da lì a qualche giorno – anche in altri Paesi d’Europa.

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