Veneto condannato per discriminazione: non garantisce servizi pediatrici a bambini stranieri

Dovrà istituire un servizio ambulatoriale dedicato e modificare le linee guida dei servizi sanitari

23/10/2020 di Gianmichele Laino

Anno 2020, il Veneto condannato per discriminazione a causa del suo sistema sanitario. È la sentenza con cui il tribunale di Venezia si è espresso relativamente alla situazione che riguarda la Ussl 3 Serenissima della città lagunare: da tempo questo presidio sanitario non garantisce prestazioni pediatriche ai minori figli di cittadini non comunitari e privi di cittadinanza. Per questo motivo, prestazioni di questo genere possono essere praticate soltanto attraverso l’accesso al pronto soccorso.

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Veneto condannato per discriminazione nei confronti dei minori senza cure pediatriche

Una situazione che va avanti da tempo e che è stata sottolineata più volte da Emergency a Porto Marghera, che proprio a Venezia ha un suo presidio fisso che, per anni, ha fatto in modo di sopperire all’assenza di cure pediatriche proprio per i minori stranieri. Tuttavia, questa situazione non poteva andare avanti a lungo ed è intervenuta correttamente l’Asgi – l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione – che ha presentato ricorso contro la Ussl e contro la regione Veneto per discriminazione.

Nella memoria difensiva, la stessa regione Veneto ha ammesso l’assenza di un servizio di questo tipo per i minori stranieri, offrendo di fatto il fianco alla sentenza emessa dal giudice del tribunale di Venezia. In seguito a questa decisione, ora, i due enti dovranno sanare la situazione preesistente, istituendo un servizio ambulatoriale dedicato e modificando le linee guida d’accesso ai servizi sanitari, anche per evitare in futuro che situazioni del genere possano ripetersi.

È stata accertata, dunque, la violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo firmata a New York il 20 novembre del 1989 e che tutela i minori a cui vengono assicurate le prestazioni sanitarie di qualsiasi tipo. Soddisfatta l’Asgi che ha evidenziato come in questo modo si sana contraddizione palese in uno dei sistemi sanitari italiani che si è sempre definito d’eccellenza. E che invece dimenticava questi elementi che non possono di certo essere definiti dettagli.

(FOTO di repertorio del palazzo della Regione Veneto)

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