ETF e halving: i due fattori dietro il boom dei Bitcoin

Una decisione recente da parte della SEC americana e un fenomeno previsto. Così il mercato delle criptovalute sta traendo benefici (a tempo)

05/03/2024 di Enzo Boldi

Ci sono due eventi – uno figlio di una decisione non prevista (almeno per tempi e modi) e l’altro, invece, che fa parte del grande ciclo di vita delle criptovalute – che stanno condizionato questa precisa fase storica sul valore dei Bitcoin. Da una parte la mossa della SEC (Securities and Exchange Commission, che potremmo paragonare alla Consob italiana) di dare il via libera – a gennaio – al primo ETF sui Bitcoin; dall’altra l’imminente “halving“, ovvero il taglio alla produzione di questa criptovaluta che avviene al termine di ogni ciclo quadriennale di mining (estrazione) della stessa. Due fattori che, oggi, hanno riportato in auge il valore economico della prima criptovaluta della storia che, inevitabilmente, sta trainando tutto il settore degli strumenti e servizi che si basano sulla tecnologia blockchain (compresi i NFT, non-fungible token).

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Attenzione, dunque. Quella che sembra essere una nuova primavera per le criptovalute è figlia di una stagione in cui si stanno andando a incrociare due fattori che, probabilmente, dureranno un lasso di tempo limitato. Per questo motivo, vista la natura ancor più aleatoria rispetto alla “moneta tradizionale”, occorre effettuare delle valutazioni che non seguano il trend del momento e i meri grafici. Anche perché, veniamo da un 2023 in cui i Bitcoin e i suoi fratelli hanno vissuto la fase più grigia della loro storia. Quindi, le speculazioni sono dietro l’angolo.

Valore Bitcoin in crescita, merito di EFT

Questa doverosa premessa serve a fornire un contesto storico ben preciso che ha un’origine ben definita. La crescita del valore Bitcoin, infatti, è – in parte – figlia della decisione della SEC americana (arrivata a gennaio) di dare il via libera al primo ETT su questa criptovaluta. Di cosa stiamo parlando? La sigla non è altro che l’acronimo di “Exchange Traded Fund“, ovvero i fondi negoziati in borsa. Dunque, un fondo che viene trattato esattamente come le azioni di una società quotata. In questo caso, parliamo di Wall Street. E questa scelta ha portato a diverse conseguenze che – di fatto – hanno fatto crescere (anche a livello di credibilità) l’utilizzo delle criptovalute. Proviamo a sintetizzarle:

  • Con l’ETF gli investitori hanno ricevuto un modo più semplice (e con regole più preceise) per investire attraverso Bitcoin, senza l’obbligo di acquistarli e custodirli. Dunque, portando a un nuovo afflusso di capitali in questo mercato e facendo crescere la domanda (e, come conseguenza, facendo crescere anche il prezzo).
  • La decisione della SEC ha riabilitato, agli occhi dell’opinione pubblica e degli investitori, le criptovalute, grazie a un’equiparazione con gli altri strumenti di investimento.
  • Grazie all’ETF sui Bitcoin deciso dalla SEC, il tema delle criptovalute e delle sue potenzialità è tornato a essere di dominio pubblico (anche se serve serve prudenza quando si parla di uno strumento così volatile), anche come potenziale di investimento.
  • La situazione globale, anche a livello macro-economico, ha portato gli investitori a provare alternative ai beni di rifugio tradizionali (vedi l’oro).

Dunque, il primo scalino verso l’ascesa dei Bitcoin è figlio diretto di questa decisione storica che, però, potrebbe ben presto far sgonfiare la bolla.

E l’halving

Ma oltre all’ETF, c’è anche un’imminente scadenza che sta portando a una crescita del valore Bitcoin. Parliamo di quello che, in gergo tecnico, si chiama halving. Si tratta di un evento che accade circa ogni quattro anni. Il termine vuol dire letteralmente “dimezzamento” e rappresenta – per l’appunto – il dimezzamento della ricompensa per i miners che convalidano le transazioni sulla blockchain. Questo, di conseguenza, porta a una minore estrazione di Bitcoin. E il prossimo halving (dopo quello di maggio del 2020) è previsto proprio per il prossimo mese di aprile (secondo i calcoli, si parla del giorno 16). Ma perché serve l’halving? Non potendo essere riprodotti all’infinito, il mercato dei Bitcoin deve essere controllato (anche per evitare speculazioni legate all’inflazione).

Ma come influisce tutto ciò sul valore Bitcoin? In vista di questo evento, programmato (almeno per un determinato lasso di tempo), gli investitori hanno deciso di effettuare un maggior numero di transazione con la criptovaluta, in attesa del momento in cuoi ne verrà dimezzata la produzione. Per questo, l’effetto dell’halving sembra essere temporaneo e aleatorio.

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