Giuseppe Valditara vuole vietare l’utilizzo dello smartphone a scuola per evitare distrazioni

Lavori socialmente utili e niente smartphone: le proposte di Valditara per la scuola

24/11/2022 di Giordana Battisti

Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sarebbe preferibile vietare l’introduzione e l’utilizzo degli smartphone a scuola. Valditara ha avanzato la proposta e spiegato le ragioni a sostegno della stessa durante il programma Il Confronto, condotto da Monica Setta e in onda su Rai 2 il sabato mattina. Secondo Valditara, questa regola consentirebbe agli studenti e ai docenti di non distarsi durante le lezioni e le altre attività che si svolgono in classe.

Ultimamente si è discusso molto del tema dell’utilizzo dello smartphone durante le ore di lezione e quindi della conseguente decisione di vietarli tramite circolari interne ad alcuni istituti. Valditara sostiene appunto scelte di questo genere, che dovrebbero favorire la concentrazione e la partecipazione degli studenti. In realtà, spesso queste soluzioni che prevedono delle restrizioni e l’introduzione producono effetti contrari a quelli previsti, tra i quali le proteste degli studenti che si oppongono a scelte di questo genere.

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Le proposte di Valditara per la scuola: via lo smartphone, sì ai lavori socialmente utili

Quella di vietare l’utilizzo dello smartphone non è la sola proposta avanzata da Valditara di recente. Il Ministro sostiene anche che una soluzione utile per gli studenti che si rendono protagonisti di gravi casi di bullismo o di violenza a scuola siano i lavori socialmente utili. Lo aveva dichiarato all’evento Italia-Direzione Nord, come scrive lo stesso Valditara in un tweet, e lo ha ribadito a Il Confronto.

Insomma, finora sembra che Valditara abbia in mente più sanzioni che soluzioni. Se è vero che gli studenti preferiscono distrarsi con gli smartphone durante le lezioni, non sarebbe preferibile e più proficuo educare gli studenti a un corretto utilizzo dei dispositivi tecnologici e proporre una riflessione sui rischi dell’iperconnessione? Allo stesso modo, prevedere dei momenti di confronto e dialogo tra docenti e studenti che compiono atti di bullismo o di violenza potrebbe essere più efficace rispetto ai lavori socialmente utili. Se lo scopo della scuola è quello di educare e non quello di punire e sanzionare, allora le risoluzioni dei problemi di questo genere che possono verficarsi nelle aule scolastiche dovrebbero andare in questa direzione.

Un’altra delle idee ribadite da Valditara durante il programma condotto da Setta riguarda i giovani percettori di reddito di cittadinanza. Secondo il Ministro, le persone che non hanno ultimato la scuola dell’obbligo dovrebbero «colmare il gap» se non vogliono perdere il reddito di cittadinanza.

N.B.: L’articolo contiene, al suo interno, delle opinioni personali dell’estensore.

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