Corsa alla cura anti-Covid, nel Regno Unito si studia un vaccino spray

I ricercatori dell'Imperial College di Londra stanno per iniziare le sperimentazioni utilizzando il prodotto in fase di sviluppo del loro istituto e quello di Oxford-AstroZeneca

15/09/2020 di Redazione

È il vaccino spray la nuova frontiera della ricerca di una cura contro il Coronavirus. Secondo un gruppo di ricercatori britannici dell’Imperial College di Londra infatti, far arrivare le dosi direttamente dal naso ai polmoni potrebbe creare una risposta immunitaria migliore rispetto ai metodi tradizionali. Per questo, spiega la Bbc online, stanno lavorando al progetto con due degli apripista già in fase di sviluppo: quello di Oxford-AstraZeneca e quello del loro stesso istituto, entrato nei test sull’uomo a giugno.

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Come funzionano i test del vaccino spray

A sottoporsi ai test saranno 30 volontari sani che riceveranno il vaccino spray sotto forma di nebulizzazione o aerosol, esattamente nello stesso modo in cui i farmaci per l’asma vengono somministrati con un nebulizzatore o una mascherina. Un sistema che, se si rivelasse funzionale, potrebbe diventare utile anche contro l’influenza stagionale evitando così il fastidio dell’iniezione. A giustificare la sperimentazione, secondo il ricercatore capo del progetto, Chris Chiu, sarebbe il fatto che “l’attuale pandemia è causata da un virus respiratorio che infetta principalmente attraverso le cellule che rivestono naso, gola e polmoni”. Rivestimenti specializzati, spiega Chiu, “che producono una risposta immunitaria diversa dal resto del corpo” rendendo quindi “fondamentale” capire se bersagliare direttamente le vie aeree con un vaccino spray può fornire una risposta più efficace rispetto al consueto vaccino iniettato nel muscolo.

Perché un vaccino spray

A spiegare perché questa sperimentazione è importante è il responsabile della ricerca sul vaccino spray dell’Imperial College, Robin Shattock, sottolineando che sono tanti i gruppi in tutto il mondo che in questi mesi stanno lavorando a sperimentazioni cliniche sui vaccini contro il Covid-19, ma che queste diranno solo se i loro candidati “possono produrre una risposta immunitaria sistemica contro il virus”. È però improbabile, spiega Shattock, che “questi studi ci dicano qualcosa sulla risposta localizzata nel naso, nella gola e nelle vie aeree, dove il virus attacca e invade le cellule”. Per questo la sperimentazione dell’Imperial College può rivelarsi determinante. Per evitare il rischio, conclude il responsabile della ricerca, “che un gruppo abbia il vaccino giusto ma il metodo di somministrazione sbagliato”.

(foto di copertina dal profilo Instagram Imperial College)

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