Aifa autorizza la sperimentazione del vaccino italiano, inizia la fase 1
31/07/2020 di Ilaria Roncone
Il report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità segnala un quadro generale in peggioramento, seppure ancora non critico, della trasmissione coronavirus. Sia ieri che oggi abbiamo assistito a un aumento dei contagi pari quasi a 400 unità e gli esperti evidenziano come ci sia stato un forte aumento dei giovani che contraggono la malattia. «Sebbene non in una situazione critica, mostra dei segnali che richiedono una particolare attenzione», hanno fatto sapere le autorità sanitarie. Intanto l’Aifa ha autorizzato le sperimentazioni sul vaccino italiano contro il coronavirus.
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Rt sopra 1 in otto regioni italiane
«L’incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 13/7-26/7) è stata di 5.1 per 100 000 abitanti, in aumento rispetto al periodo 29/6-12/7» con l’indice di contagio Rt pari a 0.98. Intanto arriva dall’Aifa l’autorizzazione per cominciare i test del vaccino italiano ReiThera. Comincia quindi la fase 1 della sperimentazione del farmaco anti-Covid prodotto dall’azienda bio-tecnologica italiana omonima. Lo studio è stato esaminato dall’ISS, che lo ha valutato positivamente; ha anche ottenuto o il parere favorevole del Comitato etico dell’INIMI Spallanzani.
Campione sperimentale di 90 persone
Sono 90 i volontari, tra anziani (45 tra 65 e 85 anni) e adulti (45 tra 18 e 55 anni), che testeranno il vaccino presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma e il Centro Ricerche Cliniche Verona. Al centro della sperimentazione c’è la valutazione di sicurezza e immunogenicità del vaccino GRAd-COV2. Esso si basa su un vettore adenovirale e si rivolge contro il Covid 2, responsabile della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2). Già con gli animali il vaccino è risultato sufficientemente sicuro ed immunogenico. Questo progetto verrà sostenuto dal ministero della Ricerca insieme al CNR e alla Regione Lazio. I gruppi di partecipanti – da 15 l’uno – avranno tre bracci di trattamento a tre dosi crescenti, per un totale di sei gruppi.
(Immagine copertina da Pixabay)