Vaccino anti covid, i medici Usa frenano ma Trump rilancia: “Disponibile a novembre”

I vertici del Centro per la prevezione e il controllo delle malattie Usa avvertono che il vaccino sarà disponibile in larga scala solo verso giugno del 2021, ma il presidente nega e ribadisce che sarà pronto entro novembre

17/09/2020 di Redazione

Il vaccino anti Covid continua a dividere gli Stati Uniti. Nella sua testimonianza davanti al Congresso infatti il direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Dr. Robert Redfield, ha spiegato che la gran parte della popolazione dovrà aspettare almeno metà del 2021 per il vaccino, scatenando la rabbia del presidente Donald Trump, che poco dopo durante il consueto briefing pomeridiano ha contraddetto il dottore ribadendo che il vaccino sarà pronto per novembre e che Redfield “si è sbagliato”.

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Perché mettere la maschera funziona meglio del vaccino anti Covid

Secondo il Dr. Redfield il vaccino anti Covid è ancora lontano perché solo “una minima quantità” del prodotto sarà pronta a novembre o dicembre, e questa sarà usata per chi ne ha più bisogno, come chi lavora in prima linea contro il virus o chi rischia maggiormente nel caso dovesse ammalarsi. Per questo il capo del CDC ha consigliato alla grande maggioranza dei cittadini Usa di indossare la mascherina che, secondo lui, è di gran lunga più efficace del vaccino per proteggersi dal virus. “Credo che la stragrande maggioranza degli americani avrà accesso al vaccino intorno al terzo trimestre del 2021” ha detto Redfield al Congresso, spiegando inoltre che “serviranno altri sei, nove mesi per avere abbastanza immunizzati da creare l’immunità”.

La reazione di Trump sulla tempistica del vaccino anti Covid

Le parole del direttore del CDC non sono però piaciute al presidente Trump, che durante la ormai consueta conferenza stampa del pomeriggio ha detto che Redfield “si è sbagliato” definendo le dichiarazioni dell’esperto “informazioni non corrette”. Una reazione che si spiega col tentativo di Trump di accreditarsi come l’uomo che ha portato il vaccino anti Covid prima del voto del 3 novembre nella speranza che questo aumenti i suoi consensi. Le frasi del presidente, e soprattutto la sua recente insistenza sulla rapidità per l’ottenimento del vaccino rischiano di aumentare i dubbi della gente sui vaccini. Un allarme lanciato dall’istituto nazionale della Sanità americano secondo il quale un recente sondaggio vedrebbe al 54% la percentuale di chi non si farebbe vaccinare se il vaccino fosse pronto e gratuito prima del 3 novembre.

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