Il report del Robert Koch Institute che (non) dice che il 95,58% dei casi Omicron è vaccinato

Si tratta di un dato sui vaccinati con Omicron che è stato inventato partendo da un rapporto esistente del Robert Koch Institute tedesco

05/01/2022 di Ilaria Roncone

Andiamo con ordine: quando parliamo di Robert Koch Institute in Germania a che cosa stiamo facendo riferimento? Si tratta di una istituzione scientifica statale che agisce nell’ambito della tutela della salute pubblica del paese. Tutto parte da un post che è attualmente rintracciabile sia su Facebook che su Twitter e che afferma quanto segue: «Il rapporto del Robert Koch Institute pubblicato oggi – con riferimento a uno degli ultimi giorni dell’anno appena passato – afferma che il 95,58% dei casi di #Omicron in Germania sono completamente vaccinati (il 28% di quelli aveva un richiamo), il 4,42% non è vaccinato». Una affermazione sui vaccinati con Omicron che, così com’è, è già stata ripresa da quelli che “non cielo dicono!11!!”, “quel rapporto choc che non vogliono farvi vedere” e via dicendo.

LEGGI ANCHE >>> Le tre più grandi bufale circolate sul web nel 2021

La storia della maggioranza dei vaccinati con Omicron in Germania

Il testo in questione è, come sempre succede in casi come questo, fuorviante. Come ricostruito anche da Facta e da Reuters, quello che c’è scritto nel rapporto dell’istituzione è ben diverso. Il report, pubblicato in data 30 dicembre 2021, presenta i dati Covid del periodo che va dal 21 novembre 2021 al 27 dicembre 2021. Il totale di casi sospetti per variante Omicron individuati in questo periodo ammonta a 10.443. Per meno della metà di questo totale sono disponibili – come spiega il rapporto – i dati sullo stato vaccinale: 4.020 persone sono vaccinate, 1.097 non lo sono. Un totale di 5.117 su 10.443 per le quali lo stato vaccinale è informazione nota, quindi. Il Robert Koch Institute stesso, inoltre, ha chiarito che nella prima versione del rapporto c’era un errore: erano state segnate 186 persone non vaccinate positive a Omicron invece delle 1.097 effettive di cui si è saputo lo stato vaccinale.

Dal fact checking operato da Reuters emerge come i dati pubblicati in quel post social non siano mai stati pubblicati dall’istituto tedesco. A confermarlo è la portavoce del Robert Koch Institute, Ronja Wenchel, sottolineando quell’errore nel primo rapporto relativamente al dato sulle persone non vaccinate risultate positive a Omicron. Quel 95,58% è un valore assolutamente inesistente e dedotto senza criterio logico se si considera, come ha spiegato la portavoce, che non si può estrapolare un dato riferito alla popolazione generale se il rapporto parla solo dei casi noti in un dato lasso di tempo e, oltre a questo, rende noto lo stato vaccinale solo della metà delle persone coinvolte. «Finora l’RKI non ha stimato l’efficacia dei vaccini nei confronti di omicron», ha concluso Wenchel come ulteriore conferma del fatto che quel 95,58% è un valore totalmente a casaccio che con studi scientifici non ha nulla a che vedere.

Share this article