Perché negli Usa proiettare il nuovo film di Joker fa paura

Arriverà nelle sale americane il 4 ottobre “Joker”, il nuovo film sul pagliaccio che terrorizza Gotham City stavolta interpretato da Joaquin Phoenix per Todd Phillips. Una interpretazione che la critica ha definito magistrale per una pellicola che già preannuncia di essere un grande successo, dopo essere stata applaudita alla 76esima Mostra del cinema di Venezia dove ha conquistato il Leone D’Oro. Un film imperdibile, ma che negli Stati Uniti ha riaperto una ferita mai rimarginata e portato molti cinema a prendere misure di sicurezza straordinarie. 

Perché negli Usa proiettare il nuovo film di Joker fa paura

LEGGI ANCHE > Il Codacons vuole chiedere scusa a Joaquin Phoenix per la Coppa Volpi vinta da Marinelli

Negli Usa le prime dei film, sopratutto quelle tratte dal mondo dei fumetti, sono una grande occasione per i fan per travestirsi come i loro beniamini, buoni o cattivi che siano. Nelle sale di tutte le principali città americane e non solo, i ragazzi si truccano, si travestono, si agghindano per il grande evento. Ma stavolta, con Joker di Todd Philips, non sarà possibile dare sfogo alla propria creatività. È ancora aperta infatti la ferita del massacro di Aurora. La sera del 19 luglio 2012, nella città in Colorado, durante la proiezione della prima del film Il cavaliere oscuro – Il ritorno , il ventiquattrenne James Holmes si alzo in piedi urlando di essere Joker, gettando due bombole di gas lacrimogeno e sparando con una pistola calibro 12 ferendo 58 persone e uccidendone 12. rivedere sulle locandine americane quel ghigno di Arthur Fleck, seppur con le fattezze di Joaquin Phoenix, ha provocato grande preoccupazione che possa ripetersi la stessa tragica emulazione di uno dei personaggi più cattivi dell’immaginario comune.

Sono stati proprio i familiari delle vittime a scrivere alla Warner Bros chiedendo un impegno concreto della multinazionale non per censurare la pellicola ma per assicurarsi che una sera al cinema non si trasformi in una nuova tragedia. Nel testo della lettera, riportato da Variety, si legge che i familiari e amici delle vittime del massacro di Aurora si sono impegnati fin da quella notte «a garantire che nessun’altra famiglia debba mai attraversare l’inferno che abbiamo vissuto e il dolore con cui continuiamo a convivere». «Vogliamo essere chiari sul fatto che sosteniamo il vostro diritto alla libertà di parole e alla libertà di espressione. Ma come chiunque abbia visto un film di fumetti può dirvi: da un grande potere derivano grandi responsabilità  – continua la lettera – Ecco perché vi stiamo chiedendo di usare la vostra enorme piattaforma e influenza per unirvi a noi nella nostra lotta per costruire una comunità più sicura e con meno pistole»

Un appello a cui Warner Bros ha risposto con una nota in cui spiega di sostenere una nuova legge sulle armi e di non voler assolutamente dipingere il personaggio di Joker come un eroe. Il malefico pagliaccio è infatti un simbolo ricorrente in forum e post dove viene esaltata la violenza, anche da parte di alcuni estremisti monitorati dalla Fbi. Ecco perché il timore che qualcuno approfitti della prima per compiere un gesto violento è alto: per questo motivo Landmark Theatres e Amc Theatres hanno vietato nelle loro sale qualsiasi maschera e trucco in volto per riprodurre l’aspetto di Joker. Sarà possibile travestirsi, ma a patto di essere immediatamente riconoscibili e non avere costumi che possano nascondere armi di ogni genere, nemmeno quelle giocattolo. Molte sale si stanno adoperando anche per rinforzare le misure di sicurezza e la polizia presente alle prime.

E che l’unica risata diabolica per quella sera resti quella di Joaquin Phoenix.

(Credits immagine di copertina: Fermo immagine trailer Youtube Warner Bros. Italia)

Share this article
TAGS