Il Codacons vuole chiedere scusa a Joaquin Phoenix per la Coppa Volpi vinta da Marinelli

09/09/2019 di Enzo Boldi

Una polemica che ricorda molto da vicino quella che ha accompagnato la vittoria di Mahmood all’ultimo Festival di Sanremo. Ed è così che il successo di Luca Marinelli alla Mostra del Cinema di Venezia – con la Coppa Volpi come miglior attore nella sua interpretazione in Martin Eden – diventa un caso politico che coinvolge anche una famosa associazione di categoria: il Codacons. Con un comunicato stampa, infatti, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha dichiarato di aver ricevuto diverse contestazioni per le assegnazioni dei riconoscimenti a Venezia 76, parlando di strumentalizzazione politica nella premiazione dell’attore Luca Marinelli. Un’ingiustizia che il Codacons vuole riparare.

«In questa edizione, anche dopo la chiusura della Mostra, continuano ad arrivare al sito del Codacons messaggi di protesta perché, in modo del tutto imprevedibile, il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix per il suo ruolo in Joker (a detta di tutti, pubblico e critica, miglior interprete tra i film in gara) – si legge nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale Codacons -. Invece la Coppa Volpi è andata a Luca Marinelli il quale nel suo discorso di ringraziamento (leggendo un testo già pronto!) si è abbandonato ad un pistolotto politico sulla questione dei migranti».

Il Codacons contro Luca Marinelli e la Coppa Volpi a Venezia 76

Una linea che segue pedissequamente quanto già dichiarato in mattinata – ospite di Agorà su Rai3 – il leghista Claudio Borghi. Ma il Codacons non si ferma alla protesta su carta e via social, ma ha comunicato di star attuando un piano per riportare giustizia dietro una vicenda considerata ingiusta: «Il Codacons intanto si ripropone di consegnare alla prima occasione utile un riconoscimento di scuse a Joaquin Phoenix a nome di tutti i veri italiani appassionati di cinema».

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO ONORATI)

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