L’uragano Sally spaventa il Sud Est degli Stati Uniti

A meno di tre settimane dalle devastazioni causate da Laura, un'altra tempesta tropicale spaventa gli Usa

16/09/2020 di Redazione

A meno di tre settimane dalle devastazioni di Laura in Texas e Lousiana, è l’uragano Sally a spaventare il Sud Est degli Stati Uniti. Secondo le previsioni più recenti infatti Sally dovrebbe colpire il confine tra Mississippi e Alabama mercoledì con alluvioni figlie di pesanti precipitazioni e del rialzamento di quasi tre metri delle acque sulla costa.

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L’uragano Sally minaccia alluvioni da record

Secondo il Centro nazionale degli Uragani degli Stati Uniti l’uragano Sally potrebbe causare alluvioni da record che rischiano di causare molte morti e che dovrebbero colpire la zona Nord della costa del Golfo mercoledì dal Nord della Florida al Sud Est del Mississippi. L’uragano Sally viene descritto come una tempesta lenta, che quindi ha il suo pericolo principale nelle forti piogge che, come detto, rischiano di creare alluvioni soprattutto nelle aree urbane, dove è più difficile che l’acqua defluisca. Un po’ come l’uragano Harvey, che nell’agosto del 2017 rovesciò oltre 150 cm d’acqua in alcune zone del Sud del Texas battendo ogni record e causando oltre 125 miliardi di danni.

Le previsioni sul tragitto dell’uragano Sally

Secondo il Centro Nazionale per gli Uragani un’ondata tra i 2 e 3 metri travolgerà la zona tra Ocean Springs in Mississippi e Dauphin Island in Alabama. L’uragano Sally è la tempesta che inizia con la S più precoce formatasi nell’Atlantico e batte Stan, che fu individuato e nominato il 2 ottobre del 2005. E proprio il 2005, che finora era considerato l’anno dei record per il numero di uragani, sembra destinato a essere superato dal 2020, anche se la gran parte delle tempeste tropicale individuate quest’anno sono di bassa intensità. Secondo i dati del Tropical Meteorology Project della Colorado State University infatti, la somma dell’energia dei cicloni che si sono creati quest’anno nell’Oceano Atlantico è in linea con la media degli anni tra il 1981 e il 2010.

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