«Facebook mi ha bannato perché insegnavo come usarlo meno»

Il racconto di Louis Barclay, autore del tool Unfollow Everything

08/10/2021 di Redazione

Non c’è un clima positivo intorno a Facebook, neanche a livello di stampa americana. Sono sempre di più le storie di persone che denunciano un rapporto conflittuale con l’azienda di Mark Zuckerberg, semplicemente perché avevano provato a migliorarla. È il caso dello sviluppatore Louis Barclay che aveva capito una cosa molto basilare: non aveva bisogno del feed di notizie di Facebook, perché da esso aveva una certa dipendenza. A lui interessava soltanto coltivare quell’aspetto per cui Facebook è nato nel 2004 (e che continua a essere l’obiettivo ufficiale e dichiarato dell’azienda): restare in contatto con i propri amici, entrare in gruppi che possano riguardare i suoi interessi più diretti. Per questo aveva pensato di sviluppare Unfollow Everything, un’app che permetteva automaticamente agli utenti di smettere di seguire le pagine, favorendo una esperienza più “personalizzata” sulla piattaforma.

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Unfollow Everything e l’esperienza dello sviluppatore che l’aveva inventata

Con l’utilizzo dell’app, pubblicata a luglio del 2020 sul Chrome Store, il feed di news di Facebook praticamente si svuotava. Il che, per Facebook, rappresentava un problema, dal momento che si tratta di uno strumento di business molto importante, attraverso cui il social network riesce a veicolare contenuti (sponsorizzati e non) e a targettizzare gli utenti. La cosa si è ingigantita quando persino l’Università di Neuchâtel, in Svizzera, ha contattato Louis Barclay per avere contezza del sistema con cui funzionava questa applicazione, chiedendogli la possibilità di utilizzarla per uno studio su come il feed di Facebook riesca quotidianamente a condizionare l’esperienza sociale degli utenti.

E infatti Facebook, da questo punto di vista, ha utilizzato il pugno di ferro. Ha comunicato allo sviluppatore di aver bannato il suo profilo dalla piattaforma (un profilo che Barclay utilizzava a livello personale e che di certo non aveva volumi importanti di traffico) e lo ha diffidato dal proseguire con il suo progetto, chiedendogli di chiuderlo e minacciando una eventuale azione legale. Viste le spese a cui Louis Barclay sarebbe andato incontro, la sua decisione è stata quella di alzare bandiera bianca.

In questo particolare momento storico in cui c’è un dibattito serratissimo su Facebook come piattaforma e sui problemi che non riesce (o non vuole) intercettare, la testimonianza dello sviluppatore punta ancora una volta il dito sul benessere dell’utente legato all’utilizzo dello strumento di Menlo Park: Unfollow Everything puntava a risolvere il problema della dipendenza da feed di Facebook, la società – invece che raccogliere le osservazioni dello sviluppatore – ha deciso di chiudersi a riccio. E di far valere il suo strapotere economico per fare la voce grossa.

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