Il fondatore di Crowdtangle di Facebook lascia. E questo è un altro indizio sul clima a Menlo Park

Crowdtangle è la piattaforma che permette di valutare i post con maggiori interazioni su Facebook: ultimamente aveva lanciato l'allarme sui numeri molto alti dei contenuti di destra

07/10/2021 di Redazione

Pare che Brendon Silverman, il CEO di Crowdtangle – lo strumento che permette a ciascun utente di misurare le interazioni dei post su Facebook di altri utenti o pagine – abbia inviato una mail interna di saluto ai propri colleghi. La sua missione al vertice dello strumento di Facebook che aveva contribuito a creare finisce qui. E non è una bella notizia per Menlo Park, perché rappresenta l’ennesimo tassello di un mosaico che sembra andare in frantumi, pezzo dopo pezzo. Crowdtangle era finito nel mirino dei vertici di Facebook per la condivisione di dati scomodi. In base alle analisi fatte dallo strumento, infatti, emergeva prepotentemente come i contenuti più visti di Facebook (anzi, quelli con un numero maggiore di interazioni) fossero per la maggior parte ascrivibili a concetti di destra o di estrema destra. E questo conferiva un’etichetta non propriamente positiva all’organizzazione.

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Crowdtangle, si dimette il CEO

Alcuni indizi sui cambiamenti che si stavano registrando in Crowdtangle erano arrivati già dall’inizio del 2021, quando lo strumento non era più gestito da un team autonomo, ma era stato praticamente inglobato in altri settori di analisi e di sviluppo della stessa compagnia di Menlo Park. E un effetto di questo cambiamento era stato sicuramente il fatto che Facebook aveva diffuso due rapporti sui contenuti più visti sulla piattaforma, proponendo dei post estremamente condivisi (e soprattutto innocui), ma che rappresentavano solo una percentuale irrisoria di tutti i contenuti pubblicati sulla piattaforma social. Le divergenze, dunque, erano iniziate a questo punto.

Mentre Facebook cercava di accreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica come uno strumento positivo, democratico, dove la gente cercava per la maggior parte un momento di intrattenimento, dall’altra parte i dati di Crowdtangle erano troppo spesso una spia indicatrice dell’altra faccia della medaglia: attraverso questo strumento ogni utente poteva valutare la potenza di fuoco di post politici, di contenuti al limite della disinformazione, di pagine che – alla fine – erano perfettamente riconoscibili come vetrine per ideologie di destra.

La mail di commiato è stata analizzata da The Verge. Le parole utilizzate in questo messaggio possono risultare allarmanti: «Non sono sicuro – ha scritto Silverman – di cosa riserva il futuro a Crowdtangle o alla trasparenza dei dati qui su Facebook, ma sono ottimista».

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