Un panzerotto fritto salverà l’ambiente
25/01/2019 di Gaia Mellone
Un panzerotto fritto per salvare l’ambiente. O friggere qualsiasi cosa, va bene anche un sofficino. Basta che lo facciate in Puglia. Bari sta avviando le procedure per seguire le orme della città di Taranto per recuperare l’olio esausto e trasformarlo in carburante per i mezzi pubblici.
Recupero dell’olio esausto: diventerà carburante
L’annuncio è stato dato su Facebook da Pietro Petruzzelli, l’assessore all’Ambiente del capoluogo pugliese. «Sta per partire a Taranto una sperimentazione davvero figa: su alcuni mezzi pubblici verrà utilizzato un bio carburante ottenuto dal recupero degli scarti di olio. L’olio della frittura per intenderci» spiega dalla sua bacheca. Un «bell’esempio di economia circolare» che presto arriverà anche a Bari: «Abbiamo infatti preso contatti con l’Eni per avviare la stessa sperimentazione su alcuni nostri autobus cittadini» scrive l’assessore. Perché il fritto diventi carburante è però necessario qualche accorgimento e «conferire correttamente negli appositi raccoglitori diffusi in città gli oli alimentari e di frittura che grazie a particolari lavorazioni vengono trasformati in biocarburanti di alta qualità».
Una decisione importata e pubblicizzata con ironia. L’annuncio infatti è stato riportato sotto la fotografia di alcuni panzarotti che friggono in una padella. «Quindi, lasciate perdere la dieta e mangiate tutti i panzerotti che volete. Farete bene al vostro umore e conferendo correttamente l’olio anche all’ambiente» conclude con simpatia Petruzzelli.
(credits immagine di copertina: Facebook Pietro Petruzzelli)
Un panzerotto per l’ambiente. Sta per partire a Taranto una sperimentazione davvero figa: su alcuni mezzi pubblici…
Gepostet von Pietro Petruzzelli am Donnerstag, 24. Januar 2019