Google deve chiarire secondo quali criteri viene stilata la lista dei risultati di ricerca
Dall'Unione Europea arriva una richiesta formale al colosso, che dovrà adempiere entro i prossimi due mesi alla richiesta di maggiore trasparenza
27/07/2021 di Ilaria Roncone
Google deve essere più trasparente per quanto riguarda i criteri di selezione dei risultati che restituisce quando gli utenti fanno una ricerca. Questo quanto stabilito dalla Commissione e le autorità di cooperazione per la protezione dei consumatori sotto la guida dell’Autorità olandese per i consumatori e i mercati per la Direzione generale belga per l’ispezione economica. La richiesta è stata formalmente fatta attraverso una lettera diretta all’azienda in cui viene richiesto di rispettare le leggi dell’Ue e chiarire come viene stilata la lista risultati ricerche Google.
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Secondo quali criteri vengono scelti i risultati ricerche Google?
Gli utenti del motore di ricerca e, di conseguenza, i consumatori dei servizi proposti da Google devono capire tutti i perché dietro la classifica dei risultati di ricerca. A partire dal modo in cui pagare Google può influenzare la classifica. Oltre a questo, è stato richiesto anche a Google di agire sui prezzi di voli e hotel che vengono mostrati; questi, infatti, dovrebbero essere definitivi e includere spese e tasse che possono tranquillamente essere calcolate in anticipo. Agendo, di fatti, con maggiore trasparenza anche in questo senso.
«I consumatori Ue non possono essere ingannati quando pianificano le vacanze»
«I consumatori dell’UE non possono essere ingannati quando usano i motori di ricerca per pianificare le loro vacanze – ha detto il commissario per la giustizia Didier Reynders, come si legge su Europorter – e dobbiamo permettere ai consumatori di fare le loro scelte sulla base di informazioni trasparenti e imparziali». Si rimane ora in attesa di una risposta da parte di Google, che dovrebbe comunicare formalmente i cambiamenti delle sue pratiche entro i prossimi due mesi.
Toccherà alle autorità nazionali dei consumatori valutare la risposta di Google e, se l’impegno non dovesse essere ritenuto sufficiente, si procederà con un ulteriore dialogo in merito. Alla fine dei conti, comunque, le autorità nazionali verranno autorizzate dall’Ue a imporre sanzioni al colosso. Tra le altre cose, comunque, Google dovrebbe rivedere anche i termini standard del Google Store – per via del significativo squilibrio registrato tra i diritti del commerciante e quelli del consumatore – e procedere alla rimozione dei contenuti che vengono segnalati dai consumatori per violazione delle norme di protezione degli stessi.