Twitter potrebbe lasciare l’Europa?

Considerati gli ultimi avvenimenti, sono diversi gli scenari che potremmo trovarci davanti nei prossimi mesi relativamente alla questione di Twitter in Europa

30/05/2023 di Ilaria Roncone

Tutto considerato, quante possibilità ci sono che Twitter lasci l’Europa? Si tratta di un dibattito che accende non solo l’Europa ma anche gli Stati Uniti, con – attualmente – ogni genere di risvolto possibile e ancora ogni strada è praticabile. Il presente ci racconta due questioni: Elon Musk sarebbe intenzionato a lasciare il celebre codice di condotta (“The 2022 Code of Practice on Disinformation“) – a cui le piattaforme si sono unite su base volontaria – relativo alla disinformazione nell’Unione europea. A queste regole hanno scelto di aderire tutte le piattaforme più importante sul pianeta (Meta, TikTok e Google ne fanno parte) in un impegno condiviso per contrastare il fenomeno.

L’altra questione sul piatto si riassume nella sigla che tutti – chi più chi meno – abbiamo sentito nominare in relazione all’Ue negli ultimi anni: il DSA. Il Digital Services Act – creato per sorvegliare l’operato delle Big Tech e garantire i diritti degli gli utenti europei su più fronti – sarà attivo dal 25 agosto di quest’anno.

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Quante sono le possibilità che Twitter lasci l’Europa?

Considerato anche come sta andando Communty Notes di Twitter – come vi abbiamo spiegato, al tweet di Rula Jebreal in cui raccontava della donna trans picchiata dai poliziotti a Roma è stata aggiunta la Note in merito al fatto che avrebbe mostrato i suoi genitali e bambini e che avrebbe minacciato di attaccare l’HIV alle persone, cose che la Procura di Milano ha confermato non essere vere -, è evidente che Twitter e la garanzia di una corretta informazione non possono trovarsi su uno stesso piano in questo momento.

E, da fine agosto, questo significa multe per le Big Tech che non si adegueranno al regolamento in merito – tra le altre cose – alle fake news. Considerata la scelta di abbandonare il codice di condotta, quindi, Twitter sembrerebbe andare in quella direzione prima che scadano i tre mesi che gli sono rimasti per fare adeguamenti che, in sostanza, vanno contro la policy e l’intenzione di chi ne è a capo (Elon Musk).

Anche in Usa, dove specialisti del settore come Politico si stanno interrogando in merito alla questione come facciamo in Europa, per ora è evidente che siamo nel campo dell’ipotesi e che nulla è ancora deciso. Seppure un tracciato davanti alla piattaforma sembri aver cominciato a prendere forma.

Come avverrebbe l’eventuale addio di Twitter all’Europa? Non è dato saperlo, anche se appare chiaro che – per ora – nessuna delle due parti sembri intenzionata a cedere. Se da un lato c’è Musk, che mette la libertà di espressione della piattaforma che ha comprato prima di tutto, dall’altro c’è l’Ue, che su DSA e DMA – e in generale sulla regolamentazione del mondo digitale come se fossimo nel mondo reale a garanzia dei diritti dei cittadini – ha puntato tutto.

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