Twitter ora sarebbe uno «spazio sicuro» per gli estremisti di destra brasiliani, grazie a Musk

Musk ha reso Twitter uno «spazio sicuro» per gli estremisti di destra brasiliani? Alcune opinioni raccolte da Rest of the Word sembrano sostenerlo

10/01/2023 di Giordana Battisti

Secondo una ricerca condotta da Rest of the Word e pubblicata il 2 gennaio il fatto che da fine ottobre 2022 Elon Musk sia diventato il nuovo capo di Twitter avrebbe contribuito a costruire una sorta di «spazio sicuro» per le persone di destra ed estrema destra brasiliane. Michele Prado, un ricercatore indipendente sull’ascesa dell’estrema destra in Brasile, ha detto a Rest of the Word che «Elon Musk ha riabilitato i profili di persone estremiste e dannose e questo legittima i contenuti estremisti. A breve termine, questi contenuti radicalizzano ulteriormente le persone di estrema destra. Si tratta di persone che si stanno unendo alle manifestazioni e che chiedono un colpo di stato militare per rompere con l’ordine democratico». 

A gennaio 2021 l’account Twitter dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato rimosso dal social network. In quel caso, Twitter aveva deciso di sospendere in modo permanente l’account dopo averlo disattivato per 12 ore con lo scopo di limitare la diffusione dei contenuti riguardanti l’assalto alla sede del Congresso a Washington da parte dei suoi sostenitori avvenuto il 6 gennaio. Qualcosa di simile a quanto accaduto negli Stati Uniti è accaduto domenica scorsa in Brasile, quando migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno assaltato la sede del parlamento come segno di protesta per i risultati delle scorse elezioni presidenziali, vinte da Luiz Inácio Lula da Silva. In questo momento, però, la gestione di Twitter è diversa.

LEGGI ANCHE > Trump elogia il sito che ha diffuso teorie cospirazioniste sul legame tra FBI e attacco al Campidoglio

Elon Musk, la gestione di Twitter e i rapporti con Bolsonaro e Trump

Bolsonaro non ha scritto dei tweet che dimostrassero il suo sostegno alle persone che hanno compiuto l’assalto, come invece aveva fatto Trump durante l’assalto alla sede del Congresso. Il giorno successivo all’assalto al parlamento e agli altri edifici istituzionali Bolsonaro ha scritto in un thread su Twitter che «le manifestazioni pacifiche, sotto forma di legge, fanno parte della democrazia. Tuttavia, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sfuggono alla regola» e che respinge le accuse che gli sono state mosse «dall’attuale capo dell’esecutivo del Brasile». Musk non ha condannato gli eventi di domenica in Brasile ma in un tweet ha scritto: «Spero che le persone in Brasile riescano a risolvere i problemi in modo pacifico».

Musk e Bolsonaro si sono incontrati a maggio 2022 per discutere di alcuni progetti tecnologici che sarebbero stati adottati nel Paese anche in vista delle elezioni presidenziali. Bolsonaro in quell’occasione ha detto che il fatto che Elon Musk volesse acquistare Twitter rappresentava «una boccata d’aria» e «una speranza di libertà».

Nel corso degli ultimi mesi Musk ha spesso fatto alcune dichiarazioni che lasciano intendere il suo sostegno per Trump. Già prima di concludere l’acquisto della società, aveva comunicato la sua intenzione di riammettere Trump sul social network e aveva detto che a suo avviso bloccare l’account di Trump era stata una scelta ingiusta. La decisione di ripristinare l’account di Trump è stata presa pochi giorni prima che annunciasse di volersi candidare alle elezioni presidenziali del 2024. Di recente, Musk ha fatto delle dichiarazioni sempre più esplicite a favore del Partito Repubblicano, quello di Trump, mentre l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è un esponente del Partito Democratico. In occasione delle elezioni di metà mandato, Musk aveva scritto in un tweet: «La condivisione del potere riduce gli eccessi peggiori di entrambi i partiti, quindi consiglio di votare per un Congresso Repubblicano, dato che la Presidenza è Democratica». A novembre scorso è stato lo stesso Musk a decidere, attraverso un sondaggio, di riattivare il profilo Twitter di Trump che era stato rimosso proprio gli eventi di gennaio 2021.

È possibile quindi che la politica adottata da Musk nella gestione di Twitter, in particolare la decisione di riattivare gli account che erano stati sospesi a causa dei loro contenuti ritenuti problematici e anche l’esaltazione della “libertà di espressione” che caratterizza la sua visione di come il social network dovrebbe essere, abbia contribuito a creare questa situazione. Un altro problema è che poco dopo aver acquisito l’azienda Musk ha deciso di licenziare circa la metà dei dipendenti complessivi di Twitter e soprattutto i team che si occupavano di moderazione dei contenuti sono stati notevolmente ridotti. La moderazione dei contenuti è un aspetto fondamentale nella gestione di situazione come quelle che si sono verificate negli Stati Uniti e in Brasile e soprattutto andrebbe incrementata quando in un Paese si svolgono delle elezioni e si creano situazioni di rischio: quindi le elezioni presidenziali in Brasile, ma anche le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. Si tratta in ogni caso di operazioni molto complesse che spesso sfruttano degli algoritmi per gestire la grande quantità di contenuti da controllare ed eventualmente rimuovere.

Share this article