Bankitalia spiega: «La truffa ha colpito lo 0.089% dei correntisti»

In una nota, l'istituto ha comunicato che questo denaro, in parte, è stato già recuperato

06/04/2022 di Gianmichele Laino

Oltre all’educazione digitale dei cittadini, occorrerebbe – a volte – puntare anche sulla modalità di raccontare le notizie che riguardano il digitale da parte della stampa. Nella giornata di ieri, avevamo parlato di una notizia battuta dal quotidiano Verità&Affari, il nuovo progetto di giornalismo economico che ha debuttato in edicola sotto la direzione di Franco Bechis. La notizia riguardava un presunto “attacco hacker” alla Banca d’Italia. Come abbiamo avuto modo di spiegarvi ieri, innanziatutto, stiamo parlando di CSR-Bankitalia, una Cassa Sovvenzioni e Risparmio dedicata ai dipendenti e ai pensionati della Banca d’Italia. E poi – ve lo abbiamo scritto anche ieri – più che di un attacco hacker, in questo caso, si è trattato di una truffa telefonica legata a un numero piuttosto circoscritto di correntisti.

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Truffa CSR-Bankitalia, la precisazione dell’istituto

Cosa c’è di nuovo rispetto alla giornata di ieri? Sicuramente, la portata del problema comunicata dalla stessa Banca d’Italia. Nella serata di ieri, infatti, attraverso una nota, si è definita la situazione e il quadro completo di quanto accaduto: «La truffa telefonica – spiega Bankitalia -, nella sua gravità, ha coinvolto in ogni caso un numero limitato di correntisti (0.089% dei conti correnti complessivamente gestiti dalla CSR). Una parte delle somme sottratte è già stata recuperata e verrà restituita ai correntisti. Sono in corso ulteriori attività per il recupero delle somme oggetto di truffa e sono state interessate le Autorità competenti».

Si precisa che il sistema informatico del CSR Bankitalia (e ovviamente di Banca d’Italia stessa) non è stato in alcun modo violato e che la persona che ha effettuato questa truffa telefonica ha cercato di carpire le informazioni personali e i codici necessari a operare sull’home banking CSR. La questione sembra essere di portata molto limitata e, comunque, in fase di risoluzione. Come spiegato anche ieri, CSR Bankitalia spiega costantemente ai suoi correntisti che non si devono fornire credenziali o dati sensibili attraverso sms, email o telefonate, poiché questo non è il modus operandi dell’istituto di credito.

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