Treviso, tante diffide dalle famiglie per non far fare i tamponi rapidi nelle scuole

Nonostante la presenza di positivi in classe

16/10/2020 di Redazione

In Veneto, il protocollo predisposto dal presidente della Regione Luca Zaia prevede che, quando si dovesse verificare un contagio all’interno di una classe, i compagni di scuola dovrebbero essere sottoposti a un test rapido, in modo tale da scongiurare lunghe quarantene per gli studenti negativi al coronavirus. Eppure, diverse scuole della provincia di Treviso, stanno ricevendo delle diffide da parte delle famiglie, atte a non far effettuare il tampone ai propri ragazzi.

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Treviso, quante diffide nelle scuole per non effettuare i test rapidi

In ogni scuola, secondo alcuni dati riportati da Il Gazzettino, riceve dalle 5 alle 10 diffide. In totale, dunque – stando a una stima degli istituti scolastici – le azioni di questo genere sono già nell’ordine delle centinaia. Si riceve sempre lo stesso documento con su scritta la stessa motivazione:

«Essendo l’esercente della responsabilità genitoriale, e non essendoci alcun consenso informato, nego la mia autorizzazione e vi diffido all’esecuzione di qualsiasi atto o procedura sanitaria nei confronti di mio figlio».

Gli episodi che si stanno verificando a Treviso

Il quotidiano locale ricollega questi numeri molto alti relativi alle diffide alla presenza, nella Marca trevigiana, di un nutrito gruppo di no-vax. Tuttavia, qui non si sta parlando di vaccini, ma di semplici tamponi – tra l’altro utili a monitorare non solo la salute del singolo, ma della comunità scolastica all’interno della quale è inserito – che vengono effettuati solo in casi di positività di un compagno di classe, per garantire il regolare svolgimento delle lezioni in sicurezza.

Sempre la stessa testata, tuttavia, ha riportato l’episodio di un ragazzo che aveva già compiuto la maggiore età e che, pertanto, era responsabile rispetto al trattamento sanitario ricevuto. Quest’ultimo, nonostante il rifiuto dei genitori di farlo sottoporre al tampone rapido, avrebbe deciso di effettuare lo stesso il test, in modo tale da tutelare la salute dei compagni di classe.

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