L’Oms dice che per essere dichiarati guariti bastano 3 giorni senza sintomi e non il tampone negativo
21/06/2020 di Gianmichele Laino
La prima domanda che dobbiamo porci, adesso, è come verranno conteggiati i nuovi guariti e, soprattutto, se ci sarà un’impennata delle persone considerate Covid-free negli ultimi giorni dopo le nuove indicazioni fornite dall’Oms. L’Organizzazione mondiale della sanità (qui il documento), infatti, ha affermato che per essere dichiarati guariti (e, quindi, si presume non più contagiosi) basterà contare tre giorni senza sintomi senza aspettare l’esito negativo del tampone.
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Tre giorni senza sintomi per considerarsi guariti dal coronavirus, la nuova indicazione dell’Oms
Una vera e propria rivoluzione che potrebbe riguardare tutte quelle persone che, in Italia ad esempio, sono chiuse in casa dopo un primo tampone positivo e che sono in attesa di un’altra analisi simile che dia un risultato negativo, anche se al momento non presentano affatto sintomi di coronavirus. Va da sé, quindi, che con questo sistema nel nostro Paese potrebbe calare – almeno statisticamente – il numero delle persone attualmente positive, accelerando i processi di “liberazione dal virus” di alcune aree.
Lo schema spiegato dall’Oms prevede che il paziente asintomatico, ma risultato positivo al tampone, dovrà comunque attendere dieci giorni prima di poter uscire di casa ed evitare di essere sottoposto a misure più stringenti fino al nuovo esito del tampone. Le persone sintomatiche, invece, dovranno far trascorrere il periodo della malattia (febbre, problemi respiratori, ecc.) che può durare anche fino a 30 giorni e attendere altri tre giorni (che verranno contati a partire dal primo giorno senza la presenza di nessuno dei sintomi collegati al coronavirus). Chiaro che, in questo caso, il controllo del medico di base risulterà essere decisivo per evitare una gestione approssimativa del periodo di mini-quarantena senza sintomi.
Va considerato, inoltre, che in Italia ci sono persone risultate positive alcune settimane fa e che, magari, presentano ancora un tampone non negativo, pur non avendo sintomi da coronavirus. Queste ultime vivono in una sorta di limbo che, adesso, con le nuove indicazioni dell’Oms potrà concludersi. Ma il rischio di creare problemi e incomprensioni sulla gestione di questa particolare categoria di pazienti Covid resta molto alto.
FOTO: Tedros Adhanom Ghebreyesus, presidente dell’Oms