Travaglio a Otto e Mezzo dice che per gli evasori non bastano le manette, ma «vanno esibiti» | VIDEO

15/10/2019 di Enzo Boldi

Sta facendo molto discutere, in special modo sui social, la dura presa di posizione di Marco Travaglio sugli evasori fiscali. La sua posizione sul carcere per chi non è in regola con il Fisco è ben nota, ma questa sera – ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo – ha utilizzato paragoni molto forti, accendendo i toni anche se in studio sembrava esserci un’apparente calma. Ma era il preambolo di una tempesta.

LEGGI ANCHE > Marco Travaglio paragona Matteo Renzi a un «pelo superfluo»

Questo il paragone utilizzato da Travaglio nel corso del suo intervento a Otto e Mezzo: «A un signore ricco e potente che vive molto bene e finisce in manette, quello sì che gli fa paura. In America non solo gliele mettono le manette, ma li esibiscono pure in manette». Il direttore de Il Fatto Quotidiano fa riferimento – come spiegherà più avanti -, agli scandali di Wall Street e degli arresti alla luce del sole, anche davanti alle telecamere.

Travaglio e l’esposizione degli evasori fiscali

«Perché li esibiscono? – domanda Travaglio a Marianna Aprile, Sabastiano Barisoni e Lilli Gruber -. Li esibiscono perché tutti gli altri imparino e si spaventino dalle conseguenze delle loro azioni. C’è solo la galera che può spaventare chi è impunito e può rubare milioni di euro ogni anno».

E allora Tangentopoli?

Il giornalista Sebastiano Barisoni prende la parola poco dopo e ricorda come le manette mostrate e ostentate in televisione e sui giornali durante Tangentopoli avrebbero dovuto portare all’annullamento della corruzione in Italia, dell’evasione fiscale e di altri reati similari. Cosa che, evidentemente, non è accaduta.

(foto di copertina: da frame video La7 catturato dal profilo Twitter di Pietro Raffa)

Share this article