Travaglio e la strana idea sulla coalizione: «Funziona che una volta fa pippa Di Maio e una volta fa pippa Salvini» | VIDEO
07/03/2019 di Redazione
Marco Travaglio ci spiega come funziona una coalizione di governo. O meglio, lo spiega in termini che possono risultare cari ai populisti e a un pubblico televisivo che badi molto di più alla forma e molto meno ai contenuti. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, il gioco degli equilibri sta tra quelli che devono «fare pippa» una volta per ciascuno. Ospite della trasmissione di Lilli Gruber Otto e mezzo, infatti, Travaglio illustra la posizione del governo sulla Tav e le beghe interne, tra Matteo Salvini che spinge per realizzarla e il Movimento 5 Stelle che vi si oppone.
Travaglio spiega cos’è una coalizione
#Travaglio:”Una volta fa pippa #DiMaio e una volta fa pippa #Salvini. In una coalizione funziona così!”
Certo.
E così le loro beghe vengono scaricate sulle spalle degli italiani.
Complimenti per il fine ragionamento!#ottoemezzo pic.twitter.com/Uqjw4LPmaR
— Pietro Raffa (@pietroraffa) 6 marzo 2019
Il braccio di ferro sembra non avere una soluzione, ma Travaglio spiega che tante volte il Movimento 5 Stelle si è piegato ai desiderata di Matteo Salvini, ingoiando il rospo. Il riferimento, ad esempio, è alla votazione per negare l’autorizzazione a procedere chiesta dal tribunale dei ministri contro Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti.
Il nervosismo di Travaglio a Otto e mezzo
«Nel contratto di governo – ha detto Travaglio – c’è scritto che bisogna ridiscutere completamente l’opera. Lo ha firmato anche Salvini. Allora, una volta fa pippa Di Maio, una volta fa pippa Salvini in una coalizione. Altrimenti, se comanda sempre Salvini si vedrà la prossima legislatura, quando lui diventerà presidente del Consiglio, con Berlusconi ministro della Giustizia, se sarannno tutti contenti. Ma in una coalizione una volta cede uno e una volta cede l’altro, altrimenti il governo salta».
In generale, la performance di Marco Travaglio a Otto e mezzo è stata giudicata come eccessivamente condizionata dal nervosismo. Lo hanno scritto diversi utenti sui social network, lo ha ribadito – in studio – anche l’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco. Quando Travaglio ha parlato dell’analisi costi-benefici sul Tav si è lasciato andare a un parallelismo piuttosto infelice sul concetto di scienza: «Quando vi va bene – ha detto – siete tutti per la scienza. Quando tecnici ed economisti vi dicono che il Tav non va bene, invece optate per la religione. Il Tav è diventato un dio, il totem delle tribù sottosviluppate». In quel momento Franco ha ribadito più volte: «Noto un certo nervosismo, noto un certo nervosismo».