«A forza di dare spallate, finisce per rimediare una lussazione dopo l’altra»

Nei silenzi dopo la conferma in Liguria emerge l'evidente frattura tra Giovanni Toti e Matteo Salvini

23/09/2020 di Enzo Boldi

Un capitano (quasi) senza fascia. Dopo l’affondo di Luca Zaia – «io governo, non vado in giro a fare comizi» – nel centrodestra è partita la corsa alla delegittimazione del leader designato (in base al successo elettorale). Ma ora quella posizione da deus ex machina inizia a traballare, come dimostra la dichiarazione di Giovanni Toti contro Salvini e sul futuro della coalizione. Il Presidente della Regione Liguria, appena rieletto, non fa sconti al segretario della Lega e ne condanna l’atteggiamento politico.

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«Per essere il capo, servono due cose. I numeri e la capacità di gestire la coalizione. I primi ci sono, la seconda per ora no – ha sentenziato Giovanni Toti contro Salvini nella sua intervista a Il Corriere della Sera -. Matteo potrebbe essere l’architetto del centrodestra, ma al momento non mi risulta che abbia alcun progetto. Si concentra solo sulle sue battaglie, va per conto suo. Non ascolta chi gli vuole bene. E a forza di dare spallate, finisce per rimediare una lussazione dopo l’altra».

Toti contro Salvini: dalle spallate alla lussazione

Il Presidente ligure ha criticato l’atteggiamento del segretario della Lega che «non ha a cuore i numeri della coalizione», ma è impegnato solamente a rivendicare le vittorie dei propri candidati. E lo stesso, secondo quanto racconta Toti, è accaduto anche il Liguria. Insomma, per essere un leader di coalizione occorre sottolineare il lavoro fatto da tutti i componenti e non solo quello del proprio partito. Esattamente come faceva Berlusconi.

La replica del leghista

Il Presidente della Liguria ha poi sottolineato che si sarebbe aspettato brindisi e sorrisi da parte di Salvini dopo la sua vittoria, ma ha visto solo «musi lunghi nella Lega». E questa mattina il leader della Lega, intervenendo a Radio anch’io su Rai Radio1, ha replicato: «Se Toti ha vinto, è grazie alla coalizione e alla Lega, non grazie a Gesù Bambino. Qualcuno il voto l’ha chiesto. Io sono molto concreto, poco ideologico».

(foto di copertina: da profili Instagram di Giovanni Toti e Matteo Salvini)

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