Migliorano le condizioni di 77 pazienti su 100 trattati con il farmaco anti-artrite a Brescia

21/04/2020 di Enzo Boldi

La buona notizia arriva dagli Spedali Civili di Brescia dove qualche settimana fa è iniziata la sperimentazione con il Tocilizumab su cento pazienti. Il farmaco anti-artite reumatoide aveva già dato risultati incoraggianti nella prima fase di utilizzo all’Ospedale Cotugno di Napoli e il protocollo era stato consegnato all’Aifa con la firma del professor Paolo Ascierto. Settantasette dei pazienti trattati nel comune lombardo hanno dato segnali di netto miglioramento.

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I primi risultati, che faranno parte di un campione più alto anche a livello nazionale, sono stati diffusi dai ricercatori dell’Università di Brescia: l’utilizzo del farmaco utilizzato in passato per il trattamento dell’artrite reumatoide «mostra che la polmonite Covid-19 con sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da una sindrome iperinfiammatoria e sostiene l’ipotesi che la risposta al Tocilizumab si associ ad un significativo miglioramento clinico».

Tocilizumab e il risultato incoraggiante a Brescia

I risultati saranno pubblicati sulla rivista Autoimmunity Reviews nel mese di luglio ed entrano a far parte della sperimentazione che, parallelamente, l’Agenzia italiana del farmaco ha avviato su altri 330 pazienti risultati positivi al Coronavirus e con una sintomatologia abbastanza grave. Nei giorni scorsi, anche dalla Cina erano arrivati risultati incoraggianti dopo l’utilizzo del Tocilizumab su 20 pazienti.

Lo studio

«Su 100 pazienti trattati 43 hanno ricevuto il Tocilizumab nell’unità di terapia intensiva, mentre 57 fuori dalla unità di terapia intensiva per indisponibilità di letti – ha spiegato Nicola Latronico, portavoce dello studio e membro dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione 2 – Di questi 57 pazienti, 37 (65%) sono migliorati e hanno sospeso la ventilazione non invasiva, 7 (12%) pazienti sono rimasti stabili nella unità di terapia intensiva e 13 (23%) pazienti sono peggiorati (10 morti, 3 ricoverati in terapia intensiva). Dei 43 pazienti trattati in terapia intensiva, 32 (74%) sono migliorati (17 sono stati tolti dalla ventilazione artificiale e sono stati trasferiti in reparto), 1 (2%) è rimasto stabile e 10 (24%) sono deceduti (nel ‘Brescia-COVID respiratory severity scale’ tutti avevano un punteggio 7 prima della somministrazione di Tocilizumab). Complessivamente, a 10 giorni, la condizione respiratoria è migliorata o si è stabilizzata in 77 pazienti (77%), di cui 61, in sede di esame di radiografia del torace, hanno mostrato una riduzione significativa delle lesioni polmonari e 15 sono stati dimessi dall’ospedale»

(foto di copertina: esterno degli Spedali Civili di Brescia, da Google Maps)

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