Altri 11 pazienti guariti a Napoli dopo il trattamento con il Tocilizumab

31/03/2020 di Enzo Boldi

La scienza e la medicina non sono ferme. In questo periodo di emergenza sanitaria, infatti, moltissimi ospedali hanno dato il via a sperimentazioni con farmaci – dagli anti-malarici a quelli utilizzati, finora, solamente per il trattamento dell’Hiv – destinati alla cura di altre patologie. Alcuni si sono rivelati dei buchi nell’acqua, altri hanno dato dei buoni risultati. Come sembra essere il caso del Tocilizumab, utilizzato dall’ospedale Cotugno di Napoli.

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È di lunedì sera la notizia delle dimissioni (e della guarigione) di altri 11 pazienti ricoverati nel nosocomio campano – diventato Covid-Hospital – trattati con il farmaco anti-artrite nelle ultime settimane. La sperimentazione prosegue, in attesa di numeri più elevati, ma la strada sembra essere quella buona. La speranza è che nei prossimi giorni – con il farmaco che ora viene utilizzato anche in altri nosocomi italiani – altre persone rispondano positivamente a questo trattamento, per dare il via a una cura efficace e non più solo a una sperimentazione.

Tocilizumab e la sperimentazione che sembra funzionare

«Ci sono stati tanti pazienti che ne hanno avuto un beneficio non solo da noi, dove li conosciamo, ma anche in altre regioni d’Italia. Lo abbiamo visto a Padova, Fano, Cosenza – ha detto il professore Paolo Ascierto, oncologo dell’Istituto Pascale di Napoli la cui firma è sul protocollo di sperimentazione dell’Aifa. Ci sono dei feedback positivi dappertutto, cauto ottimismo è la parola d’ordine».

Parola d’ordine: cauto ottimismo

Come spiegato da Ascierto, si può essere ottimisti ma occorre essere anche realisti e attendere. La sperimentazione per definire un prodotto farmaceutico efficace, deve seguire diversi step e il campione deve essere su scala più larga. Come accade per ogni prodotto, infatti, c’è sempre il rischio che gli effetti collaterali siano più gravi della patologia che si tenta di curare. Per questo motivo gli altri 11 dimessi dal Cotugno di Napoli sono un raggio di sole, ma le nuvole non sono ancora diradate.

(foto di copertina: esterno ospedale Cotugno di Napoli – da Google Maps)

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