Nel mondo della sharing economy c’è anche il “denaro collaborativo”: il progetto di Tinaba

Abbiamo intervistato Alessandra Benini, Digital Marketing manager dell'azienda

30/11/2023 di Enzo Boldi

Al giorno d’oggi, il concetto di condivisione è di economia collaborativa è entrata a far parte della vita di tutte le persone. Per fare un esempio: sempre più persone decidono di condividere un’automobile per percorrere un tragitto. A tutto ciò si aggiungono diverse aziende che si sono gettate a capofitto nella dinamica dello “sharing”, soprattutto per quel che riguarda la mobilità. Avete mai pensato che questo principio potesse legarsi anche al mondo del denaro? C’è una realtà tutta italiana che, tra le altre attività, ha deciso di dare ampio spazio al “denaro collaborativo”. Parliamo di Tinaba.

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Questa azienda Fintech prende il nome da un acronimo: “This is not a bank“. Questa non è una banca. Perché, di fatto, non lo è anche se offre dei servizi che possono ricordarla. A raccontarci questa realtà ci ha pensato Alessandra Benini, Digital Marketing manager dell’azienda che sembra poter scardinare alcuni concetti rimasti, per ora, ancorati al passato.

Tinaba crea il concetto di “denaro collaborativo”

«Tinaba lavora in partnership con Banca Profilo e il suo obiettivo è quello di semplificare la gestione del denaro nella quotidianità e rendere accessibili a tutti alcuni servizi che altrimenti non lo sarebbero – ha detto Alessandra Benini ai microfoni di Giornalettismo -. Uno dei nostri elementi distintivi è quello che noi definiamo “denaro collaborativo“». Si parla, dunque, di sharing. Siamo abituati a ritrovare questo concetto applicato a molti ambiti della nostra vita quotidiana, ma con l’app sviluppata da questa azienda si arriva a estendere ancor di più il suo significato.

Non è una banca, anche se di recente ha dato il via libera a uno strumento di uso e consumo pubblico: «Prima dell’estate abbiamo lanciato il conto deposito. Sicuramente non siamo gli unici nell’ambiente a fornire questo servizio, ma quello che abbiamo cercato di fare è stato quello di renderlo accessibile a tutti». Perché il cliente deve necessariamente essere al centro dei progetti del presente e del futuro. Ed è per questo che l’obiettivo di Tinaba sembra esser molto diverso rispetto a quello di molte altre realtà: «Negli ultimi anni molte aziende del settore hanno puntato molto sul fare “massa”: massa di clienti, numero di clienti. È il momento di iniziare a ragionare su come valorizzare questi clienti ed è il nostro obiettivo da qua ai prossimi anni».

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