Tim Cook: «Dobbiamo chiederci in che modo la tecnologia può migliorare la vita delle persone»

L'Università degli studi di Napoli Federico II ha conferito la Laurea Honoris Causa in Innovation and International Management a Tim Cook

29/09/2022 di Giordana Battisti

L’Università degli studi di Napoli Federico II ha conferito la Laurea Honoris Causa in Innovation and International Management a Tim Cook, amministratore delegato di Apple dal 2011. La cerimonia si è tenuta presso l’Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e prima della Lectio Magistralis di Tim Cook sono intervenuti Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Luigi Cantone, Professore di Economia e Gestione delle Imprese che ha tenuto invece la Laudatio Academica per Tim Cook.

Il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha evidenziato gli ambiti in cui Tim Cook si è distinto negli anni di lavoro nel ruolo di amministratore delegato di Apple: il lavoro nel facilitare l’accessibilità alla tecnologia, l’impatto nell’educazione e nel favorire l’inclusione, gli impegni per garantire la sicurezza degli utenti e, infine, la responsabilità dimostrata verso l’ambiente.

La Lectio Magistralis di Tim Cook

Tim Cook ha subito esordito affermando di essere onorato di ricevere questo riconoscimento da parte di un’Università che ha alle spalle una lunga storia come quella di Napoli. Cook ha ringraziato l’Università degli Studi di Napoli Federico II per aver collaborato con Apple nel fondare la prima Developer Academy europea proprio a Napoli. Cook ha sottolineato la capacità dimostrata dagli scienziati, artisti, matematici e ingegneri italiani nel produrre dei cambiamenti significativi nella cultura e nella società moderna. «Loro sono la prova che una buona idea può produrre un cambiamento nel mondo e questo è il modello di innovazione che ispira anche Apple». Cook ha fatto poi riferimento alle difficoltà che molti stanno affrontando in questo momento, come la guerra in Ucraina o le difficoltà dovute all’incertezza dell’economia globale. Secondo Cook, si tratta comunque di un momento storico che può produrre un progresso positivo nella tecnologia e nell’innovazione e la pandemia lo ha già dimostrato producendo dei cambiamenti epocali nel modo in cui le persone vivono, lavorano e si connettono tra loro. «Sembra che ogni giorno porti un esempio di quali effetti positivi la tecnologia può produrre nella società e delle sfide che può risolvere. Apple crede che la tecnologia sia strettamente collegata con l’umanità», dice Cook. La tecnologia può essere anche usata per fini meno alti, per esempio per sfruttare qualcuno, ed è per questo che chi produce innovazione nell’ambito tecnologico ha la responsabilità di utilizzare la tecnologia per produrre un impatto positivo sulla società. Per questo, rivolgendosi agli studenti dice: «Lead with your values», invitandoli a mettere in primo piano i propri valori quando si lavora nell’innovazione, solo così si potrà lasciare il mondo un posto migliore di come lo si è trovato.

Cook sottolinea quanto la privacy sia una diritto umano fondamentale e che proteggere questo diritto è uno degli impegni principali di Apple che vuole rafforzare la regolamentazione della privacy non solo nei servizi della propria azienda ma anche nel mondo. Il tema con cui Cook si avvia alla chiusura della Lectio è il cambiamento climatico: Cook fa riferimento alle recenti inondazioni dovute al cambiamento climatico in Pakistan e anche in Italia e descrive in che modo Apple si impegna per ridurre l’impatto ambientale e per essere parte della soluzione a questo problema: l’obiettivo di rendersi carbon neutral entro il 2030, l’utilizzo delle energie rinnovabili negli uffici Apple e l’impegno per convincere altre aziende o gli stessi fornitori di Apple ad utilizzare le energie rinnovabili.

Avviandosi alla conclusione, Cook dice che l’innovazione non è certo un processo facile e rivolgendosi agli studenti confessa di essere consapevole di quanto il futuro ad oggi possa sembrare incerto, tuttavia sostiene di essere ottimista e di «vedere ovunque del potenziale», soprattutto negli studenti. Quando le cose si fanno troppo complicate, dice Cook citando un matematico italiano, è necessario fermarsi per chiedersi: «Ho posto la giusta domanda?».

«Oggi non è sufficiente chiedere come le persone possano innovare la tecnologia senza chiedersi anche in che modo la tecnologia può migliorare la vita delle persone», sostiene Cook.

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