Il parlamentare olandese costretto a cancellare i post social che paragonavano l’Olocausto al vaccino

Ma Thierry Baudet, dopo averli rimossi, ha protestato sempre sui suoi profili, dicendo che lui vuole esprimere quello in cui realmente crede

16/12/2021 di Enzo Boldi

Aveva scritto – ribadendolo in più occasioni e su molte piattaforme social – degli assurdi paragoni sulle condizioni di chi ha detto no al vaccino anti-Covid e quella degli ebrei perseguitati dai nazi-fascisti durante l’Olocausto. E ha difeso questa sua posizione per diverse settimane, fino all’arrivo del Tribunale che gli ha intimato la cancellazione di quei post, minacciando una sanzione da 25mila euro se quei contenuti non fossero stati rimossi nel giro di 48 ore. Insomma, quando il parlamentare della destra olandese Thierry Baudet si è visto toccare il portafogli, ha fatto dietrofront e ha cancellato tutto.

LEGGI ANCHE > La direttrice del Tg3 dice che è diverso «inchiodare i no vax con le domande come Zavoli faceva con i terroristi»

Parole e immagini. Perché il parlamentare olandese non si è limitato ai paragoni sotto forma verbale, ma si è spinto fino alla condivisione (un mantra della dialettica no vax) delle foto del campo di concentramento di Buchenwald (sempre in Germania) accompagnati da testi come: «Com’è possibile non vedere come la storia si stia ripetendo?». Una vicenda paradossale con protagonista un membro del parlamento e che, dunque, non poteva rimanere sotto traccia. Per questo motivo il tribunale ha deciso di intimare una sanzione nei confronti di Thierry Baudet.

Thierry Baudet e i tweet sui no vax come i nuovi ebrei

E lui ha obbedito. Da qualche ora, infatti, quegli assurdi paragoni tra le condizioni dei no vax e gli ebrei sono scomparsi da tutti i suoi canali social. Ma Baudet lo ha fatto polemicamente.

«Ho appena cancellato i quattro tweet che dovevo cancellare. Idem per i post pubblicati su Instagram e Facebook. Sono profondamente dispiaciuto di non poter esprimere ciò in cui credo profondamente e non mi rassegno a tutto ciò. Faremo sicuramente appello». Il parlamentare olandese, dunque, sostiene che il suo folle paragone (stiamo parlando di una persecuzione reale, quella degli ebrei, che ha provocato l’uccisione di oltre sei milioni di persone) faccia parte del suo “credo”. Quello in cui crede profondamente.

Share this article