Test sierologici a Pavia, indagati i vertici del San Matteo e Diasorin

22/07/2020 di Enzo Boldi

La Guardia di Finanza, su spinta della Procura di Pavia, ha avviato questa mattina le perquisizioni domiciliari e aziendali nei confronti dei vertici dell’IRCSS San Matteo e dell’azienda Diasorin. L’ipotesi di reato, al momento, è di «turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato». Il provvedimento fa parte dell’inchiesta avviata qualche settimana fa sui test sierologici in Lombardia che, secondo la Procura, non avrebbe seguito tutti i canoni di legge aprendo le porte alle ipotesi di reato contestate.

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Tra le persone che risultano indagate ci sono i nomi del presidente, del direttore generale e il direttore scientifico della Fondazione IRCSS San Matteo di Pavia. Ma anche il responsabile del laboratorio di virologia molecolare dell’istituto pavese e l’amministratore delegato della società biotecnologica piemontese Diasorin Spa, con cui venne stretto l’accordo sulla fornitura dei test sierologici all’interno della struttura.

Test sierologici, indagati i vertici di Diasorin e San Matteo di Pavia

Secondo l’accusa, che dovrà essere confermata – per questo da stamattina gli uomini della Guardia di Finanza stanno effettuando perquisizioni alla ricerca di conferme – la società Diasorin sarebbe stata favorita, penalizzando altri potenziali concorrenti. Il tutto perché non sarebbe stata indetto un bando di gara, preferendo un accordo diretto con l’azienda che ha sede in Piemonte.

L’accusa di peculato

L’indagine è partita da una segnalazione da parte di un’azienda concorrente della Diasorin. Secondo la Procura di Pavia, «tale accordo (con l’IRCSS San Matteo) veniva stipulato senza gara rendendo possibile un vantaggio economico per l’impresa piemontese». Insomma, non ci sarebbe stato alcun bando e le altre aziende non avrebbero avuto la possibilità di entrare nella gara per la gestione, la produzione e lo sviluppo dei test sierologici a Pavia. Dalle perquisizioni iniziate questa mattina, si cercherà la verità su questa ipotesi di reato.

(foto di copertina: da Pixabay)

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