Non è la prima volta che Temu e Shein si minacciano cause giudiziarie

Negli ultimi mesi, lo scontro tra le due aziende e-commerce di fast fashion ha vissuto di alti e bassi

15/12/2023 di Enzo Boldi

L’ultimo caso sembra essere quello più emblematico, sia per il tenore delle accuse che per i toni utilizzati. Ma la querelle, anche giudiziaria, di Temu contro Shein ha origini lontane nel tempo. Da mesi, infatti, le due aziende e-commerce cinesi di fast fashion si sono lanciate stoccate a distanza, con tanto di denunce presentate (e poi ritirate). Atteggiamenti classici di una guerra commerciale senza esclusione di colpi. Nonostante si tratti di due realtà nate in periodi diversi dell’Era digitale.

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Nonostante la giovane età, infatti, la battaglia a suon di carte bollate tra le due aziende di e-commerce, è iniziata esattamente un anno fa. Era il dicembre del 2022 quando Shein depositò, presso il Tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale dell’Illinois. L’accusa? Aver assoldato influencer per gettare fango sull’azienda, sostenendo che i prodotti di Temu fossero migliori. Così come la piattaforma.

Temu contro Shein, tutti i precedenti “giudiziari”

Dunque, già un anno fa è iniziata questa battaglia legale a distanza. Perché a ogni colpo è corrisposta una reazione. Qualche mese dopo (luglio 2023) è stata Temu a denunciare Shein accusandola di essersi impegnata «in una campagna di minacce, intimidazioni, false affermazioni di violazione e tentativi di imporre multe punitive infondate». Il riferimento, ovviamente, non è solamente a presunte strategie di marketing aggressivo, ma anche di accordi esclusivi in grado di creare un vero e proprio monopolio.

Secondo Temu, infatti, Shein avrebbe “costretto” molti produttori a firmare accordi in esclusiva con loro. Dunque, nessuno di questi produttori dell’azienda tessile poteva vendere i propri prodotti anche su altre piattaforme e-commerce. Compresa Temu. Per questo motivo, è stata intentata una causa presso il tribunale federale di Boston per violazione della legge Antitrust. E proprio mentre tutto ciò accadeva, Shein denunciava Temu per violazione del copyright: avrebbe, stando all’accusa, utilizzato immagini coperte da diritto d’autore per pubblicizzare (in piattaforma) i propri prodotti.

Pace e bene?

Tutto ciò, alla fine, si è concluso con un nulla di fatto. Almeno fino a ieri. Nell’ottobre scorso, infatti, le due aziende e-commerce di fast fashion avevano deciso di seppellire l’ascia di guerra con una tregua: denunce ritirate e cause intentate da richiudere in un cassetto. Poi cosa è successo? Poche settimane dopo il “sondaggio” di Shein per entrare a far parte della Borsa americana, la nuova deflagrazione tra le parti con le accuse e la denuncia presentata da Temu.

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