Cos’è la telemedicina e quali sono i suoi vantaggi
La telemedicina si è diffusa in Italia in seguito all'insorgere della pandemia ma sono stati stanziati dei fondi per svilupparla perché ha molti aspetti positivi: è utile ai pazienti ma permette anche di migliorare alcuni aspetti del sistema sanitario nazionale
19/01/2023 di Redazione Giornalettismo
Con il termine telemedicina si intende l’insieme delle tecnologie e delle pratiche mediche che vengono adottate dai medici e dai professionisti della sanità per visitare i pazienti e per monitorarli durante la cura di eventuali malattie o patologie attraverso gli strumenti digitali, dunque a distanza. A questo fine, lo strumento più immediato è infatti la videochiamata tra medico e paziente, ma la telemedicina può essere utilizzata anche in altri contesti, per esempio quando un medico ha bisogno del supporto o di collaborare con dei colleghi e può farlo, appunto, a distanza.
Si tratta di una pratica che in Italia ha iniziato a diventare molto diffusa e utilizzata a partire dalla pandemia come conseguenza delle restrizioni per limitare il diffondersi del contagio. La telemedicina può comunque essere considerata uno strumento particolarmente utile da affiancare alla medicina tradizionale soprattutto per i pazienti anziani o per quelli con malattie croniche. Inoltre, la telemedicina è utile per migliorare alcuni aspetti del sistema sanitario nazionale: come spiega IPPOCRATE, un’azienda che sviluppa software che «aiutano professionisti della salute a monitorare, curare e prevenire le malattie», attraverso i mezzi utilizzati dalla telemedicina le diagnosi diventano più tempestive e quindi il sistema più efficiente. Da questo punto di vista la possibilità di ricevere le ricette mediche via e-mail o SMS, introdotta nel 2020 e prorogata fino alla fine del 2023, è un esempio significativo di quanto gli strumenti tecnologici possano essere utili anche per sollevare i medici da alcune pratiche burocratiche, facendo risparmiare loro tempo da dedicare alle visite mediche, e per ridurre i tempi di attesa negli studi medici.
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L’utilità della medicina era evidente anche prima del Covid-19
La necessità di sviluppare il settore della telemedicina era emersa già da prima dell’insorgere della pandemia, infatti nel 2018 la Commissione europea ha inviato una comunicazione al Parlamento europeo «relativa alla trasformazione digitale della sanità e dell’assistenza nel mercato unico digitale, alla responsabilizzazione dei cittadini e alla creazione di una società più sana». In Italia, il Ministero della Salute ha emesso nel 2020 delle linee guida sulla telemedicina. Attualmente, l’esigenza è quella di uscire da un’ottica emergenziale dovuta alla pandemia e fare in modo che la telemedicina venga applicata nei casi in cui è più utile ai pazienti e ai professionisti della sanità: restano infatti alcuni problemi da risolvere, che riguardano l’efficienza delle infrastrutture digitali e tecnologiche e la tutela dei dati personali dei pazienti. Per raggiungere questi obiettivi sono stati stanziati dei fondi, che fanno parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, destinati proprio alla telemedicina.