Qualcuno ha disattivato telecamere e lampioni durante il pestaggio di Willy a Colleferro

Erano presenti nel parchetto davanti ai locali, perché i residenti avevano già denunciato schiamazzi in passato

08/09/2020 di Redazione

I racconti dei testimoni e delle istituzioni locali confermano quello che, davanti ai giornalisti, hanno detto gli amici di Willy Monteiro Duarte il giorno dopo. Ovvero, che nel parco antistante rispetto al locale Duedipicche le risse erano frequenti, tanto da indurre i residenti a lamentarsi e le amministrazioni comunali di Colleferro a installare telecamere e lampioni proprio all’interno dell’area verde. Tuttavia, si scopre oggi, le telecamere e i lampioni erano stati disattivati proprio durante il pestaggio di Willy.

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Telecamere pestaggio Willy disattivate prima della rissa

È quanto emerge dalle prime indagini. Il giardiniere che cura il parco, il giorno dopo la rissa, ha potuto verificare che sia i lampioni, sia le telecamere di video-sorveglianza erano state spente. Per questo motivo, nonostante l’amministrazione comunale di Colleferro abbia consegnato tutti i materiali ai carabinieri che stanno indagando sulla morte del 21enne, probabile che da quelle registrazioni emergerà soltanto un inquietante buio.

Bisognerà capire, nella dinamica della rissa, se qualcuno dei ragazzi coinvolti abbia volontariamente disattivato le telecamere e i lampioni, per evitare qualsiasi controllo su quanto stava accadendo. Una circostanza che, insieme ad altre che gli inquirenti stanno analizzando, potrebbe trasformare l’accusa nei confronti di uno dei quattro ragazzi arrestati da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario.

Telecamere pestaggio Willy e lampioni: i residenti avevano chiesto l’installazione

Pare, dunque, che ci sia un vuoto nelle immagini e che la manomissione dei lampioni abbia reso più complessa la ricostruzione di quei venti minuti che hanno ucciso Willy. Soltanto le testimonianze dei vicini, tra cui quelle del comandante della stazione di Colleferro – che era fuori servizio e che abita a pochi passi dal parchetto – stanno cercando di far luce sulla vicenda. L’uomo, svegliato dalle urla, è stato accanto a Willy aspettando i soccorsi: è stato lui a parlare di un ritardo nel loro arrivo e del fatto che Willy, subito dopo il pestaggio, fosse ancora cosciente. Un altro elemento che complica tremendamente quanto accaduto.

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