Taylor Swift ha trasformato l’Olympia di Parigi in una celebrazione dell’amore, in tutte le sue sfaccettature
10/09/2019 di Gaia Mellone
Taylor Swift è tornata, riavvicinandosi al suo pop romantico e minimale ma con la professionalità acquisita anche negli anni più “rabbiosi”. Con un concerto esclusivo a Parigi la cantautrice ha eseguito live le tracce del nuovo album che è già record di vendite, incantando l’Olympia e le 1996 selezionatissime persone presenti. Del resto, quale migliore città di Parigi, capitale del romanticismo, per presentare “Lover”.
Taylor Swift ha trasformato l’Olympia di Parigi in una celebrazione dell’amore, in tutte le sue sfaccettature
Taylor Swift non è più una ragazzina. Sulle sue spalle ha scandali, tradimenti, grandi amori e grandi faide. La sua biografia e discografia coincidono in ogni traccia e strofa. Lo ha detto lei stessa prima di suonare la title track Lover: «Per me una canzone è come una fotografia, così che tornando indietro posso ricordare com’è stato viverla. Mi piace scrivere, e quando vedo che le mie canzoni prendono forma, vengono pubblicate e le persone le ascoltano, be’, io sono felice».
Dalla timidezza dei primi album, come Taylor Swift, Fearless e Red fino al respiro internazionale di 1989, passando per la rabbia e rinascita di Reputation, frutto delle note faide con i Kardashian-West e Katy Perry. Ora Taylor Swift torna alla dimensione del pop più leggero, romantico e spensierato con il suo album Lover che lei stessa ha definito come «una celebrazione dell’amore, in tutta la sua complessità, intimità e caos» aggiungendo che «è il mio primo album che possa definire mio al cento per cento e non potrei essere più orgogliosa». Ha pronunciato queste parole dal palco dell’Olympia di Parigi dove la sera del 9 settembre si è esibita per un pubblico esclusivo, formato da fan vincitori del concorso e provenienti da 37 paesi, amici e familiari – i genitori hanno seguito l’intera esibizione dalla postazione del mixer, giornalisti e influencer, tra cui anche Fabiano Minacci, responsabile di BitchyF, parte del network Nexilia.
Il concerto ha permesso a Taylor Swift di mostrarsi in tutte le sue sfaccettature: dalle nuove tracce che cantano di amori sereni, come la ballata Lover che dà il titolo all’album, ai grandi successi come Shake it Off, I Knew You Were Trouble e Blank Space, le travolgenti ME! e You Need To Calm Down, passando anche per alcune esibizioni in acustico con piano o chitarra, che però hanno convinto un po’ meno. L’intento del concerto era proprio presentare il nuovo album e la nuova Taylor, serena e innamorata dell’attore Joe Alwyn, a cui è dedicata London Boy, senza troppi fronzoli o effetti speciali. Sul palco con lei una band di dieci elementi e sullo sfondo qualche visual che riprende la grafica di cuori e farfalle che contraddistingue il nuovo progetto.
Taylor Swift è cresciuta e ha trovato un suo equilibrio, e si vede. Quest’anno per la prima volta si è anche esposta parlando delle sue convinzioni politiche, supportando i candidati democratici Phil Bredesen e Jim Cooper e, dopo essere stata per anni un’icona per la comunità LGBTQ+, ha deciso di dare un contributo concreto. Non solo a livello creativo con canzoni come You Need To Calm Down, ma promuovendo anche una raccolta firme per sostenere l’Equality Act, una proposta di legge contro le discriminazioni sulla base del genere e dell’orientamento sessuale. E i fan hanno raccolto l’appello, raggiungendo in poco tempo il mezzo milione di firme che supera di 5 volte il numero necessario per attivare la risposta della Casa Bianca. Tra le persone più influenti secondo il Time, musicista da record che è riuscita a eguagliare i Beatles per permanenza (e velocità di scalata) ai vertici delle classifiche di Billboard, ora Taylor Swift vuole lanciare un grande messaggio d’amore. Amore per gli altri, amore per la vita, e soprattutto, un amore verso se stessa.