La progressiva scomparsa del tasto “like” su Facebook per far posto al “follow”

Le modifiche sono state annunciate da una dichiarazione ufficiale

08/01/2021 di Gianmichele Laino

Ogni tanto, si parla di questa funzione che progressivamente sparirà – e quando lo farà davvero sarà rivoluzione -, ma dal 6 gennaio 2021, Facebook ha deciso davvero di iniziare la svolta sul suo tasto like. Per quanto riguarda i profili pubblici e le pagine, infatti, il social network di Mark Zuckerberg ha deciso di eliminare il tasto “like” facendo prevalere il tasto “follow”. Dunque, non si potrà più dire se una pagina ci piace o meno, ma si potrà scegliere comunque di seguirne gli aggiornamenti. Una piccola rivoluzione che, in qualche modo, stravolgerà anche i feed degli utenti semplici.

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Tasto Like Facebook, il suo destino

Quello che sta facendo Facebook è stato messo nero su bianco sul suo blog ufficiale, attraverso una guida stilata dall’addetto alle Public Connessions e alla monetizzazione: «Stiamo rimuovendo i Like e ci stiamo concentrando sui follower per semplificare il modo in cui le persone si connettono alle loro pagine preferite. A differenza dei Like, i follower di una pagina rappresentano le persone che possono ricevere aggiornamenti dalle pagine, il che aiuta a dare ai personaggi pubblici un’indicazione più forte della loro fanbase».

Il tutto, ovviamente, in preparazione a una rivoluzione ancora più grande che sarà quella del news feed dedicato di Facebook, già sperimentato negli Stati Uniti, la cui partenza c’è stata già in diversi stati europei e che, salvo intoppi, dovrebbe partire in anche in Italia nel 2021. Tutto questo, chiaramente, sarà accompagnato da un agile restyling dei feed anche dal punto di vista grafico, in modo tale da renderli più intuitivi.

E, inoltre, questo sistema permetterà ai gestori delle pagine di monitorare con molta più attenzione anche le attività dei propri followers, permettendo loro di intervenire nel caso di hate speech, di contenuti sessualmente espliciti, di attività di spamming. L’obiettivo, stando a Facebook è sempre quello di garantire la sicurezza della navigazione. La sensazione, tuttavia, è che questa transizione non sarà completamente “pacifica”, soprattutto per i creatori di contenuti. L’algoritmo, infatti, sarà ancor più pervasivo e disciplinerà in maniera ancor più selettiva l’accesso ai contenuti stessi. Se l’utente non starà particolarmente attento, insomma, potrebbe essere una serie di calcoli a “decidere” cosa far comparire sulla propria bacheca.

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