La risposta di Teotino a Tardelli sui ‘38 scudetti’ della Juventus: «Allora io sono il direttore del New York Times» | VIDEO

29/07/2020 di Enzo Boldi

Il calcio non è, ovviamente, tra le priorità. Ma la provocazione della Juventus – che ha deciso (come da tradizione) di far campeggiare la scritta ‘38’ all’ingresso dell’Allianz Stadium – ha provocato le solite e ataviche reazioni. Le sentenze parlano chiaro: per il caso Calciopoli, i titoli di Campione d’Italia delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 sono stati revocati al club bianconero (con il primo reso vacante e il secondo assegnato all’Inter). Insomma, gli scudetti vinti sono 36 e non 38. E di questa polemica ha parlato anche l’ex calciatore della Juve e della Nazionale Marco Tardelli90° Notte Gol su Rai 2.

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«Bisogna finirla con queste critiche. La Juventus ha vinto quello che ha vinto sul campo. Poi 38 metterli o non metterli vedremo, la storia dirà qualcosa – ha detto Marco Tardelli -. Ognuno può mettere quello che vuole, non è una roba importante, poi ognuno verrà giudicato, sia nel bene che nel male». La realtà è che il giudizio della giustizia è già arrivato molti anni fa e, più volte, sono stati bocciati i ricorsi presentati dai bianconeri. Insomma, dire che sono 38 gli scudetti vinti dalla Juventus è un falso.

Tardelli e Teotino, lo scontro sugli scudetti della Juventus

Negare l’esistenza di quelle sentenze è un torto stesso che viene fatto alla Juventus. I tifosi e la società, invece di rivendicare due titoli cancellati per via di evidenze e sentenze, sminuisce il grande lavoro e gli eccellenti risultati in Italia degli ultimi nove anni. Ed è per questo che continuare ad arrovellarsi su queste provocazioni non ha molto senso. E in questo contesto si inserisce la replica del giornalista Gianfranco Teotino: «Allora mettete nel sottopancia che io sono direttore del New York Times».

Le sentenze. Stop

Una replica provocatoria che arriva al termine di una provocazione. Si parla tanto del poter affiggere in casa propria quel che si vuole. Ma l’Allianz Stadium è una struttura privata (di proprietà della Juventus) accessibile al pubblico. E parlare di 38 scudetti è un falso storico. Le sentenza vanno accettate. E la Figc che continua a non intervenire è complice di questa narrazione storica falsata.

(foto di copertina: da90° Notte Gol su Rai 2)

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